1° maggio: Festa del Lavoro

Origini, storia, "Concertone" di Roma, novità editoriale.

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    La Festa dei lavoratori è una festività celebrata il 1º maggio di ogni anno che intende ricordare l'impegno del movimento sindacale ed i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori.
    La Festa del Lavoro è riconosciuta in molte nazioni del mondo ma non in tutte.

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    "Il Quarto Stato", di Giuseppe Pellizza da Volpedo



    Origini internazionali
    Più precisamente, con la Festività del 1° maggio si intende ricordare le battaglie operaie volte alla conquista di un diritto ben preciso: l'orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore.
    La Prima Internazionale richiese poi che legislazioni simili fossero approvate anche in Europa.

    L'origine della festa risale ad una manifestazione organizzata negli Stati Uniti dai Cavalieri del lavoro (Knights of Labor, associazione fondata nel 1869) a New York il 5 settembre 1882.
    Due anni dopo, nel 1884, in un'analoga manifestazione i Cavalieri del lavoro approvarono una risoluzione affinché l'evento avesse una cadenza annuale.
    Altre organizzazioni sindacali affiliate all' Internazionale dei lavoratori - vicine ai movimenti socialisti ed anarchici - suggerirono come data della festività il primo maggio.

    Ma a far cadere definitivamente la scelta su questa data furono i gravi incidenti accaduti nei primi giorni di maggio del 1886 a Chicago (USA) e conosciuti come rivolta di Haymarket.
    Questi fatti ebbero il loro culmine il 4 maggio, quando la polizia sparò sui manifestanti provocando numerose vittime.

    L'allora presidente Grover Cleveland ritenne che la festa del primo maggio avrebbe potuto costituire un'opportunità per commemorare questo episodio. Successivamente, temendo che la commemorazione potesse risultare troppo a favore del nascente Socialismo, stornò l'oggetto della festività sull'antica organizzazione dei Cavalieri del lavoro.

    La data del primo maggio fu adottata in Canada nel 1894 sebbene il concetto di festa del lavoro sia in questo caso riferito a precedenti marce di lavoratori tenute a Toronto e Ottawa nel 1872.

    In Europa la festività del primo maggio fu ufficializzata dai delegati socialisti della Seconda Internazionale riuniti a Parigi nel 1889 e ratificata in Italia due anni dopo.

    La Festa dei Lavoratori in Italia
    In Italia la festività fu soppressa durante il ventennio fascista - che preferì festeggiare una autarchica Festa del lavoro italiano il 21 aprile in coincidenza con il Natale di Roma - ma fu ripristinata subito dopo la fine del conflitto mondiale, nel 1945.

    Nel 1947 la ricorrenza venne funestata, a Portella della Ginestra (PA), quando la banda di Salvatore Giuliano sparò su un corteo di circa duemila lavoratori in festa, uccidendone undici e ferendone una cinquantina.

    I sindacati italiani CGIL, CISL e UIL organizzano annualmente a Roma un concerto per celebrare il primo maggio dall'anno 1991.

    Il Concerto del Primo Maggio a Roma
    Il Concerto del Primo Maggio è una rassegna musicale che, a partire dal 1990, viene organizzata annualmente il giorno della Festa dei lavoratori in piazza di Porta San Giovanni a Roma dai tre principali sindacati italiani: CGIL, CISL e UIL.
    L'avvenimento richiama un gran numero di spettatori da tutta Italia e non solo, proponendo artisti sia italiani che stranieri del calibro di Robert Plant ex-led zeppelin, nel 2002 e Iron Maiden nel 1993.
    Viene trasmesso integralmente dalla RAI (solitamente da Rai Tre).

    La rassegna si svolge nel pomeriggio e vede esibirsi un gran numero di gruppi musicali italiani, solitamente della scena musicale indipendente.
    Ciascun gruppo si esibisce per breve tempo (tre/quattro canzoni) prima di lasciare spazio al successivo. Ogni anno vengono chiamati a esibirsi anche ospiti internazionali.


    Fonte: Wikipedia


    Un libro sulla festività del Primo maggio.
    "Storia del Primo Maggio, dalle origini del proletariato al 1° maggio", di Francesco Renda - Ediesse, Collana STORIA E MEMORIA.
    Francesco Renda ricostruisce in un libro in modo rigoroso e puntuale le vicende storiche che si sono sviluppate intorno alla Festa del lavoro, dalle origini ad oggi. Di ogni 1° maggio Renda racconta quel che si è fatto e non si è fatto, quel che si è ottenuto e non ottenuto, il costo che ogni vittoria e ogni sconfitta hanno comportato per il movimento operaio. Ma l’autore avanza anche una proposta: rilanciare il 1° maggio come simbolo del valore sociale del lavoro, di quel lavoro che oltre sessant’anni fa i costituenti hanno messo a fondamento della Repubblica democratica. Come? Trasformando il 1° maggio in un momento di bilancio annuale, a livello nazionale e locale, di quanto ottenuto e di quanto ancora da conquistare. Un giorno di celebrazione, dunque, ma anche di riflessione costruttiva.

    Dalla prefazione di Guglielmo Epifani:
    «"Spezza il tuo bisogno e la tua paura di essere schiavo, il pane è libertà, la libertà è pane".
    Già Luciano Lama indicava nei versi di Albert R. Parsons, dirigente di primo piano del sindacalismo statunitense, "la definizione più pura e più universale del significato del Primo Maggio".
    In effetti, le parole proclamate da uno dei "martiri di Chicago", di fronte ad un tribunale che lo condannava all’impiccagione per essere stato a capo del movimento per le otto ore, racchiudono il senso che ancora oggi, a centoventitré anni di distanza da quel drammatico 1° maggio 1886, comunemente attribuiamo alla Festa internazionale del lavoro: una celebrazione che per oltre un secolo, da quando venne istituita nel 1889, ha ribadito i valori della pace, della fratellanza e della solidarietà internazionale, del progresso sociale ed economico, della lotta per l’emancipazione e contro lo sfruttamento dei lavoratori, che rappresentano il patrimonio culturale e civile del movimento operaio…
    «Dobbiamo ancora una volta essere grati a Francesco Renda per avere messo a disposizione di tutti noi la sua competenza scientifica e la sua sensibilità umana, con l’obiettivo di ricostruire in modo rigoroso e puntuale le vicende storiche sviluppatesi intorno alla Festa del lavoro, dalle origini ad oggi... il cammino è stato, è e sarà tortuoso, difficile, irto di ostacoli; le conquiste, una volta ottenute, vanno difese con la forza, con la lotta, con il diritto…
    «...occorre agire in modo ancora più deciso che in passato per rilanciare il 1° maggio quale simbolo del valore sociale del lavoro, di quel lavoro che oltre sessant’anni fa i costituenti vollero mettere a fondamento della Repubblica democratica"».

    Francesco Renda è professore emerito di Storia moderna dell’Università di Palermo. Con Ediesse ha pubblicato: "Portella della Ginestra e la guerra fredda" (2007), "Liberare l’Italia dalle mafie" (2008).

    Fonte: Affaritaliani.it


    Edited by Millam - 1/5/2009, 03:44
     
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