ricorrenze

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  1. .:kupò:.
     
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    anniversari vaghi per ricordarci di essere ancora in vita

    "mamma, perchè a pasqua si mangiano le uova di cioccolato?"
    "è la storia di gesù"

    incasellare i giorni

    ah,sì ok,facciamo finta di non vederla, la realtà,
    va benissimo:
    guardiamo alle tradizioni contadine,
    sì certo, con la mozzarella in confezioni di plastica, certo, bel ciclo vitale,
    facciamo finta di non vedere come ci abia cambiato internamente
    il ciclo di produzione:
    in ogni caso le feste contadine,
    la rinascita della luce, i montoni ad aprile e la festa del raccolto,
    ce l'avevano una dignità,
    ma non una sacralità.

    "Scheletri col vestito di Toscano
    la cravatta di Battitstoni (a milioni,
    basta la pasquetta a darne un'idea)."

    c'è tanta ipocrisia nei riguardi di queste cose che si stempera in se stessa,
    e non dico chi va a messa solo a natale e pasqua,
    a pasqua è nato il coniglio,no?
    Parlo dei messaggi di auguri.

    E quando avevo dieci anni sentivo il mio prete cianciare sul fatto
    che il venerdì santo jesus crepa davvero,e tutti gli anni.
    credo sia stato questo l'argomento per me definitivo a scatenare l'ateismo.
    --->ricordati che ogni natale è il compleanno di gesù


     
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  2. Larvanera
     
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    Ciò che hai detto è pienamente condivisibile.
    Personalmente considero le feste solo delle macchine macina-denaro.
    Siamo sinceri: c'è qualcuno che, a Natale, si ricorda della (presunta, le date non sono certe) nascita di Gesù? O forse sono - siamo - tutti intenti a fantasticare su cosa potrebbero averci regalato quest'anno?
    Che poi secondo me le feste, anche se conservassero il loro obiettivo originario, non servirebbero a molto.
    Io credo che Gesù sia esistito, credo che abbia compiuto azioni meritevoli, che sia stato uno dei pochi umani finora ad aver raggiunto la perfezione spirituale (insieme a Buddha, Krishna, Maometto e altri che non ricordo). E qui ci sarebbe da fare un discorso a parte, bisognerebbe parlare di come la Chiesa ha trasformato un umile umano elevato spiritualmente (il che non è così strano, tutti siamo destinati a raggiungere la perfezione) in un dio incarnato, facendone un simbolo atto alla conquista del potere, dissacrandone i principi e gli insegnamenti, distorti per il fine ultimo dell'istituzione religiosa: il dominio.

    Dunque, dicevo: credo in Gesù, ma a cosa servirebbe festeggiare il giorno in cui è nato o "risorto" (sulla presunta resurrezione ho scoperto un'importante studio storico di cui magari parlerò in un'altra discussione)?
    Per ricordare i suoi insegnamenti, direbbe qualcuno.
    Ma il modo migliore non sarebbe, invece, metterli in atto questi insegnamenti? Basta con inutili simbologie, è ora di evolversi.

    CITAZIONE
    E quando avevo dieci anni sentivo il mio prete cianciare sul fatto
    che il venerdì santo jesus crepa davvero,e tutti gli anni.
    credo sia stato questo l'argomento per me definitivo a scatenare l'ateismo.

    Secondo me sbagli: il cristianesimo è pieno di controversie e falsità, ma ciò basta ad annullare la presenza di un Dio?
    Le religioni sono solamente dei meri mezzi utilizzati da subdoli umani per tenere in scacco i popoli. Ma bisogna saper guardare oltre l'istituzione religiosa, oltre alla semplice apparenza.

    E poi, la storia del cristianesimo è piena di balle, ma è anche vero che Bibbia e Vangeli vari non possono essere completamente frutto della fantasia di alcuni uomini.

    Un fondo di verità c'è sempre.

    P.S. Penso che ora molti di voi avranno da ridire su ciò che ho scritto: ne sono felice, amo discutere di certi argomenti. Ma ricordatevi che questa discussione è sulle ricorrenze, quindi se vogliamo intraprendere un discorso sul cristianesimo, lo faremo in una discussione a parte (QUI).
     
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1 replies since 12/4/2009, 19:42   95 views
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