Parigi

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    PARIGI



    Prima di tutto...
    Parigi (in francese Paris, con riferimento alla città antica Lutezia, dal latino Lutetia Parisiorum) è la capitale e la città più popolosa della Francia, capoluogo della regione dell'Isola di Francia e l'unico comune ad essere nello stesso tempo dipartimento. È inoltre dopo Londra, Berlino, Madrid e Roma il quinto comune più popoloso dell'Unione Europea.
    Parigi nota come Paname nel linguaggio informale, così come i suoi abitanti sono detti Parigots. E' una città di genere maschile, come testimoniato dalle espressioni "le Grand Paris" o "le Vieux Paris". Ciò nonostante in ambito poetico viene spesso usata la forma femminile.
    Lo stemma della città, nella sua forma attuale, risale al 1358, anno in cui il re Carlo V concede il "capo araldico" seminato di gigli di Francia. Esso presenta i gigli di Francia sopra Scilicet (la nave che simboleggiava l'ordine dei mercanti che commerciavano sulla Senna). Il motto è Fluctuat nec mergitur. Le squadre sportive parigine più famose sono il Paris Saint-Germain, una squadra di calcio, e lo Stade Français Paris, una squadra di rugby.



    Il clima
    Il clima di Parigi è alquanto particolare, a metà strada tra il clima oceanico e il clima continentale. L'inverno è caratterizzato da un'alternanza di periodi miti e piovosi e periodi invece più rigidi e nevosi (con minime anche di -10º) quando soffiano i venti dal Polo Nord o dall'Est. Allo stesso modo l'estate può presentare giornate piuttosto calde e giornate assai fresche, ventose e piovose. In agosto ad esempio le temperature medie possono variare tra i +14º e i +23º. Inoltre i quartieri meridionali e orientali presentano inverni più rigidi rispetto al centro-città e ai quartieri settentrionali e occidentali. Le minime invernali nel centro-città raramente sono particolarmente basse, grazie al fenomeno dell'Isola di calore urbana. I periodi più consigliati per visitare la città sono quindi la tarda primavera (maggio) e l'inizio dell'autunno (settembre e inizio ottobre).



    La storia
    L'antico nome della città, Lutetia, indica che nella zona vi erano delle paludi, ma diversamente da quanto ciò possa far pensare, la zona non era paludosa, bensì molto fertile.
    Tribù celtiche furono stanziate per molti secoli in un'ansa della Senna. Tito Labieno, luogotenente di Cesare nel 53 a.C. assedia l'oppidum dei Parisi, vincendoli. I Romani vi stabilirono un proprio insediamento e lo chiamarono Lutetia Parisiorum. Conquistata e pacificata la Gallia, Lutetia diventa una città romana, nelle aspirazioni e nello stile civile: il sito è in posizione favorevole per i commerci e i traffici fluviali, le popolazioni locali sono avvantaggiate dall'espansione economica portata dai romani.
    Lutetia si sviluppa molto, in particolare lungo la rive gauche della Senna e si dota delle strutture essenziali per essere degna di questo nome: il foro, le terme (i cui resti sono visibili all'Hotel de Cluny), l'anfiteatro e un teatro. La tradizione vuole che nel 250 venga cristianizzata dal vescovo Dionigi che qualche secolo dopo sarà eletto a patrono della città (Saint Denis).
    Nel IV secolo la città inizia ad essere chiamata Paris. Nel 383 Magno Massimo, autoproclamatosi imperatore della Brittannia vince a Lutezia il legittimo imperatore Graziano; nel 445 Clodione razzia la città; arrestata l'avanzata di Attila nel 451, grazie a santa Genoveffa, nel 465 è Childerico I ad assediare la città.
    Capitale dei Franchi fino a Carlo Magno che le preferisce Aquisgrana, Parigi verrà assediata dai Vichinghi a più riprese dall'845 al 911, anno di stipula del trattato di Saint-Clair-sur-Epte, col quale gli invasori si stabiliscono definitivamente in Normandia. I Robertingi, abbati laici di Saint-Germain-des-Prés, vittoriosi sui normanni, diventano re dei francesi, pongono la propria capitale a Parigi, ma risiedono preferenzialmente a Orléans.
    Nel 1021 il capitolo di Notre-Dame è già meta di molti clerici vagantes; nel 1246 l'università di Parigi vedrà riconosciuta la propria autonomia, e nel 1257 nasce la scuola della Sorbona: Parigi si avvia a diventare uno dei centri della cultura europea, nel cuore della Francia medioevale.
    Il XII e il XIII secolo vedono Parigi al centro di una forte crescita economica, e la corporazione dei mercanti come sua protagonista.
    La rive droite viene urbanizzata durante il Medioevo. Fino a Filippo Augusto l'urbanizzazione di Parigi può sintetizzarsi nella costruzione delle prime cinte murarie e nel prosciugamento delle paludi. A metà del XIV secolo, Parigi cerca di fare la propria politica municipale: ha già più di 150mila abitanti e, attraverso sollevazioni e alleanze, mostra di non voler rinunciare alla propria indipendenza. Bisogna arrivare al 1437, perché Carlo VII possa fare di Parigi, indiscutibilmente, la capitale dei Valois. La storia della città si intreccia da lì in poi inestricabilmente con la storia di Francia.
    Enrico III nel 1588 fugge dalla città e l'ugonotto Enrico IV dovrà convertirsi al cattolicesimo e pagare 200.000 scudi per rientrarvi. Sotto i Borboni, Parigi è scenario e protagonista della Fronda: Luigi XIV sposta la corte a Versailles, per sottrarsi in un solo colpo agli intrighi dei nobili e alle barricate del popolo parigino e procedere liberamente nella propria politica accentratrice.
    Alla vigilia della Rivoluzione, Parigi occupa 1.100 ettari e conta oltre seicentomila abitanti. Al di fuori della cinta daziaria (le mura dei Fermiers généraux), i sobborghi sono costituiti da 24 villaggi. Di nuovo protagonista, non meno che testimone, il popolo parigino gioca la propria rivoluzione. Lo spirito di ribellione e d'indipendenza dei parigini viene di nuovo duramente represso, con l'esecuzione della prima Commune rivoluzionaria - il consiglio della città - che segna l'inizio del Terrore di Robespierre: per più di un anno, tra il 1793 e il 1794, le piazze di Parigi ospitano il lavoro indefesso della ghigliottina.
    Come molti prima e dopo di lui, anche Napoleone cerca di assoggettare la città al potere centrale, nel quadro della propria riforma amministrativa. Questo non impedirà ai parigini di insorgere di nuovo contro Carlo X, nel 1830.
    Nel 1845 la città supera il milione di abitanti e Thiers allarga di nuovo la cinta muraria, ma la vera grande rivoluzione urbanistica è quella condotta da Haussmann per conto di Napoleone III. In trent'anni la città raddoppia e nel 1876 arriva a due milioni, nonostante la guerra con la Prussia e il disastro della Comune. La città continua a crescere: all'inizio della prima guerra mondiale, nel 1914, la battaglia della Marna la salva dall'invasione tedesca, ma non andrà così nel 1940, quando il Terzo Reich occupa la città dichiarandola città aperta. La bandiera con la svastica sventola sulla Torre Eiffel e su tutti i monumenti cittadini. Nei drammatici giorni della sua liberazione, Parigi insorge, ma viene salvata dallo stesso governatore tedesco - von Choltitz - che, rifiutandosi di distruggere i monumenti della città, si arrende al generale Leclerc quasi senza colpo ferire.
    Parigi è l'unica metropoli europea ad uscire praticamente intatta dalla seconda guerra mondiale: infatti, non essendo snodo di ferrovie militari né sede di fabbriche, fu risparmiata dai bombardamenti a tappeto che la RAF condusse sul resto d'Europa tra il 1942 e il 1945.
    Il 26 agosto il generale de Gaulle entra in Parigi acclamato dalla folla in delirio, e il 27 ottobre 1946 all'Hotel de Ville viene proclamata la Quarta Repubblica francese.
    Lo spirito rivoluzionario parigino si ridesta nel maggio 1968, nel quartiere latino, con lo sciopero generale avviato dagli studenti, che per qualche giorno si estende all'intera Francia. La città torna a dedicarsi al proprio sviluppo: dal 1969 al 2003 sono state numerose le opere di ristrutturazione, spesso presiedute da Georges Pompidou e François Mitterrand.



    Fonte.

    Cosa visitare
    (Nell'ordine: monumenti e siti storici/moderni, musei, piazze, quartieri, attrattive nei pressi del centro urbano.)

    Notre-dame de Paris
    Nessun'altra costruzione si lega alla storia di Parigi come Notre-Dame. Essa si erge maestosamente sull'Ile de la Cité, culla della città. Papa Alessandro III pose la prima prima pietra nel 1163, dando inizio a 170 anni di lavori da parte di schiere di archietetti gotici e di artigiani medievali. Da allora molte famose personalità sono passate sotto i tre portali e le imponenti torri. La Cattedrale è un capolavoro gotico, sorto sul luogo dove c'era un tempio romano. Alla fine dei lavori, nel 1330 circa, misurava 130m di lunghezza, aveva archi rampanti, un ampio transetto, un profondo coro e torri alte 69m. Merita particolare attenzione anche il tesoro di Notre-Dame. Oltre alle grandi reliquie (un chiodo e un pezzo della croce di Gesù nonché una spina della corona di spine per custodire le quali Luigi IX fece costruire la Sainte-Chapelle) nel tesoro sono visibili anche cimeli sacri (croci e calici) ed il mantello dell'incoronazione di Napoleone I.



    La Sainte Chapelle
    l cattolicissimo re Luigi IX per custodire un pezzo della Croce Santa, uno dei chiodi conficcati nella carne di Cristo e la sua Corona, ordinò la costruzione della meravigliosa Sainte Chapelle. Queste importantissime reliquie della cristianità, ancora non riconosciute autentiche dalla Chiesa, sono attualmente conservate a Notre Dame, ma la Cappella mantiene integro il suo fascino: è considerata l'espressione più autorevole dell'architettura gotica e il suo splendore lo si coglie già dall'esterno, ammirando le vetrate colorate, che sono già una grande promessa di quello che si troverà all'interno. La Sainte Chapelle è divisa in due parti: quella bassa era il luogo di preghiera del popolo, mentre quella alta ospitava la famiglia reale e i nobili che raggiungevano la Cappella attraverso un passaggio protetto che portava Palazzo di Giustizia, allora sede reale. Entrando, è possibile ammirare la splendida luce colorata che filtra attraverso i 600 mq. di splendide vetrate, la più importante testimonianza dell'arte vetraria del XIII secolo. Le scene sono una Bibbia per immagini e raccontano diversi episodi della Bibbia, tra cui la Genesi, l'Esodo, la storia delle reliquie della Passione, il Libro dei Re e altro. Il grande rosone sul lato sud (9 metri di diametro), rappresenta l'Apocalisse.

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    L'Hotel des Invalides
    Costruito seguendo i piani di Liberal Bruant, fu completato nel 1676. Si tratta di un pezzo pregiato dell'architettura del XVII secolo ed occupa un vasto quadrilatero. Fondato da Luigi XIV per ricoverare i feriti e i veterani del suo esercito, è un enorme complesso che raccoglie al suo interno la tomba di Napoleone, custodita in un sarcofago rosso sotto la cupola dorata del Dome, la chiesa di Saint Louis, il Musée de l'Armée (storia della bandiera e degli eserciti francesi, il Musée de l'Ordre de la Libération (dedicato a Charles de Gaulle) e il Musée des Plans Reliefs (modelli e carte di città fortificate francesi e non).



    Le Panthéon
    Nel 1744 Luigi XV si ammalò di una inspiegabile malattia e, in segno di riconoscenza verso la santa alla quale fece voto, Geneviève, ordinò la costruzione di una grande chiesa in sostituzione della piccola abbazia già esistente. La chiesa venne iniziata nel 1764 su progetto di Jacques-Germain Soufflot e completata nel 1790. In questo stesso anno vi fu l'abolizione dell'ordine monastico, così che la struttura venne adibita ad altro uso. Allo scoppio della Rivoluzione Francese, la chiesa veniva infatti indicata come un "tempio della ragione", cioè come un Panthéon. Siamo nel cuore del Quartiere Latino di Parigi, nel quinto distretto urbano e in una zona chiamata Montagne Sainte-Geneviève, una bassa collina panoramica della riva sinistra della Senna. Tra i grandi personaggi sepolti al Panthéon troviamo Voltaire, Rousseau, Hugo, Émile Zola, Marie Curie.



    Le Palais Royal
    Già appartenuto a Richelieu all'inizio del XVII secolo, alla sua morte passò alla casa reale. Il Re Sole vi abitò da bambino. Il teatro del cardinale dove Molière morì mentre recitava "Il malato immaginario" bruciò nel 1763 e fu sostituito dalla Comédie Francaise, attuale sede del Teatro Nazionale Francese. Il Palais Royal fi costruito come un piccolo e privato teatro nella residenza del Cardinale Richelieu. Fu disegnato all'architetto Jacques Lemercier. Fu il primo teatro in Francia con scenari mobili e arco di proscenio. La prima produzione che andò in scena fu il Mirame di Jean Desmeret's nel 1641. dopo la morte del Cardinale Richelieu, il palazzo divenne proprietà della casa reale e fu utilizzato per organizzare banchetti e feste. Dal 1660 fu utilizzato da Moliere per le sue rappresenatazioni e dopo la sua morte venne trasformato in teatro dell'Opera da Jean-Baptiste Lully. Il teatro bruciò completamente nel 1763 e fu ricostruito 17 anni dopo.

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    La Conciergerie
    E' un palazzo di Parigi situato nella zona a nord-ovest dell'Île de la Cité, non lontano dalla Cattedrale di Notre-Dame. È ciò che attualmente rimane dell'antico Palais de la Cité, la residenza dei re di Francia dal X al XIV secolo. Un'altra parte è attualmente il Palazzo di Giustizia di Parigi. In seguito alla Grande Jacquerie del 22 febbraio 1358 guidata da Étienne Marcel, nel corso della quale i borghesi di Parigi in armi invasero la reggia, Carlo V decise di abbandonarla per trasferirsi sulla rive droite nel Palazzo Saint-Pol. Al Palais de la Cité mantenne Parlamento, Camera dei Conti e Cancelleria, nominandovi un concierge (cioè un custode, o, come pure si può tradurre in italiano, un consergio). Nel 1370 fu convertita in prigione di Stato. Durante la Rivoluzione Francese centinaia di prigionieri furono imprigionati presso la Conciergerie, per essere successivamente ghigliottinati nelle varie piazze cittadine. L'ospite più illustre fu senza alcun dubbio la regina Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena.



    L'Opéra
    Con la realizzazione dell'Opéra di Parigi doveva prendere l'avvio uno stile Napoleone III. Il risultato fu la realizzazione di una sontuosa costruzione neobarocca. Opera di Jean-Louis-Charles Garnier (1825-98), è il più grande palazzo dell'opera del mondo. La facciata, preceduta dalla scalinata, è a due ordini: ad arcate e a loggia su colonne binate (sovrastate da un attico molto decorato).Le sette arcate del pianterreno sono alternate da figure allegoriche: da sinistra, la "Poesia", la "Musica", l'Idillio", la "Retorica", il "Canto", la "Drammaturgia", la "Danza", il "Melodramma". All'interno, nel 1964, Marc Chagall realizzò l'affresco della cupola del salone, dominato dai colori rosso e oro. Monumentale lo scalone interno realizzato in marmo policromo detto "Escalier d'Honneur" (Scalone d'Onore).



    La Tour Eiffel
    Una frequentatissima meta turistica, diventata il simbolo della stessa Parigi, è la "Tour Eiffel", enorme giocattolo di ferro, costruita nel 1889 in occasione dell'Esposizione universale, su progetto dell'ingegnere Gustave Eiffel. Ultimamente la costruzione è stata rafforzata con nuove strutture in cemento armato. Dalla terrazza sommitale, raggiungibile con ascensore, si può godere di una vista speciale oltre che gustare un raffinato pasto tipicamente francese ad elevata quota. La Torre fu costruita in occasione della Esposizione Universale del 1889 su progetto e calcoli statici dell'ingegnere di Digione Alexandre-Gustave Eiffel (1832-1923). Alta 307 metri, è composta da 15000 travi d'acciaio ed è tenuta assieme da due milioni e mezzo di bulloni. Dalla piattaforma sommitale (raggiungibile con ascensore) si può godere di una vista superba che, con bel tempo, consente di spaziare sull'orizzonte fino a 70 chilometri di distanza.



    L'Arc de Triomphe
    L'Arco di Trionfo, poderosa costruzione dedicata alla gloria delle vittoriose armate francesi della Rivoluzione e del primo Impero, fu fatto costruire da Napoleone I che affidò incarico di realizzarlo nel 1806, su disegno di Chalgrin, ma non ne vide il completamento (1836). Nel 1920 fu collocata sotto l'arco la tomba del Milite Ignoto, la sua salma proviene dai campi di battaglia della guerra 1914-18. Un piccolo museo sotterraneo custodisce documenti relativi alla storia della costruzione del monumento e cimeli di Napoleone I, nonché della prima guerra mondiale. L'Arco è alto 50 m. e largo 45 m. Sull'esterno del monumento complesso, giganteschi gruppi marmorei rappresentano la partenza, la vittoria e il rientro trionfale delle truppe. All'interno si trovano i nomi dei generali e delle battaglie.



    L'Avenue des Champs Elysées
    Gli Champs-Elysées, lunghi 1910 m. e larghi 88 m., sono conosciuti in tutto il mondo come la più sontuosa strada di Parigi. Sono divisi in due parti dal Rond Point, il loro più importante incrocio. La parte superiore, quella che porta all'Arco di Trionfo, offre tutto quanto uno straniero desidera: negozi e alberghi di lusso, innumerevoli ristoranti, caffè, cinema e teatri, uffici delle grandi banche e compagnie aeree internazionali. Qui si dà appuntamento il mondo e si sentono parlare mille lingue. La parte inferiore della strada, quella che porta alla Place de la Concorde, al contrario attraversa giardini nei quali si trovano musei, teatri e alcuni celebri ristoranti. Fino alla fine del XVI secolo in quest'area si trovano solo campi e paludi. Nel XVII secolo fu realizzata per la prima volta una strada carrozzabile (Cours de la Reine), che partiva dal Castello delle Tuileries, l'architetto Le Notre fece realizzare un ampio e ombreggiato viale (Gran Cours), che dal palazzo saliva fino alla sommità del colle sul quale oggi sorge l'Arco di Trionfo. All'inizio del XVIII secolo questo viale assunse il nome di Champs Elysées. Gli Champs Elysées costituiscono una parte della Voie Triomphale che fu ultimata con Napoleone III.



    Le Grand Arhce de la Défense
    Il grande, grandissimo, Arche de la Défense è la versione moderna dell'Arc de Triomphe. Quasi come uno specchio, segue la traiettoria della stesso arco più antico lungo la linea retta che dalla Avenue de la Grande Armée, oltrepassando la Place de la Porte Maillot e la Périphérique, va oltre l'Avenue Charles de Gaulle, arrivando nel quartiere moderno di Parigi, La Défense. Il quartiere satellite della capitale venne costruito come quartiere d'affari, di fronte al fiume. Erano gli anni '50 e le Grande Arche si preparava ad essere eretto in tutta la sua massa d'acciaio, cemento e vetro su 35 piani d'altezza. Non poté tuttavia essere iniziato prima del 1982, anno del concorso pubblico indetto dal presidente francese François Mitterand. L'attuale architettura è il risultato del lavoro degli olandesi von Spreaclesen e Reitzel a cui seguì il francese Paul Andreu.



    Le Louvre
    Dal 1793, metà di quello che era il palazzo reale, il Palais du Louvre, è adibito a museo. Il museo è tra i più famosi del mondo ed è definito "il più bel museo del mondo nel più bel palazzo del mondo". La sua collezione di quadri spazia dal XIII fino al XIX secolo. La collezione di sculture e tesori d'arte parte dai tempi più remoti delle antiche civiltà. La preziosa collezione di mobili e di suppellettili raccoglie invece essenzialmente materiale del XVII e XIX secolo. Al complesso del Museo del Louvre appartengono anche la collezione che il banchiere James de Rotschild donò al museo nel 1936. Essa è costituita da 3.000 disegni e 40.000 incisioni. Dal 1985 è stato istituito anche un museo della moda. Il palazzo sorge sul luogo dove preesisteva una fortezza fatta costruire nel 1214 da Filippo II Augusto. Nel 1546 Francesco I fece abbattere il vecchio castello e diede ordine di costruire un nuovo palazzo.



    Le Musée d'Orsay
    Nel 1973 la Gare d'Orsay fu posta sotto la tutela delle Belle Arti e vennero così predisposti di progetti per recuperare l'intero complesso e trasformarlo in museo. Il Musée d'Orsay fu inaugurato nel 1986. E' un museo di arte moderna che abbraccia l'attività delle arti figurative dal 1848 al 1916 (esteso su 17000 metri quadri). La visita del museo è organizzata in senso cronologico. Inoltre, all'apertura del Musée d'Orsay, la rinomata collezione degli Impressionisti fu trasferita qui dal Jeu de Paume. Tutti i grandi maestri di questa corrente, con i quali ebbe inizio la pittura moderna (1870-1900) sono presenti con le loro opere nella galleria superiore: Manet, Monet, Pissarro Sisley, Renoir, Degas; e i post-impressionisti quali Van Gogh, Gauguin, Cézanne.

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    Le centre George Pompidou - Beaubourg
    Il provocatorio "Beaubourg", opera dell'ormai noto architetto Renzo Piano e Richard Roger, si innalza nel centro della città, tra il quartiere di Les Halles e il Marais, come un immenso parallelepipedo dalle strutture tubolari che si sovrappongono in un gioco ad incastro di vetro ed acciaio. L'imponente edificio avveniristico è diventato dal 1967, anno della sua inaugurazione, un centro di interesse culturale che accoglie una media di 25000 visitatori al giorno. Riaperto nel Capodanno del 2000 dopo un lungo restauro, ospita spazi ancora più ampi per mo0stre e spettacoli, e una modernissima biblioteca. La costruzione infatti è stata sottoposta ad un profondo maquillage: l'architetto genovese Piano, si è occupato di realizzare nuovi spazi espositivi, rinnovando ogni elemento della singolare costruzione.. Nelle vicinaze troverete Les Halles, enorme centro commerciale realizzato nel 1979 al posto degli antichi mercati generali, si sviluppa sopra e sotto il livello stradale. Al suo interno il Pavillon des Arts, la Maison de la Poésie e il Musée de l'Holographie.

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    Le Père-Lachaise
    Il cimitero di Père-Lachaise è praticamente una città di morti celebri, personaggi famosi che per scelta o destino si sono ritrovati a essere sepolti qui. Gruppi di fan del rock, appassionati di poesia e letteratura, credenti dell'occultismo, si aggirano dentro Père-Lachiase a seconda dei casi commossi, divertiti, increduli. Sono quasi due milioni, infatti, i "turisti" che ogni anno visitano questo cimitero labirintico, dotato di ben 5 entrate, in cui ci sono non solo moltissime tombe di personaggi noti che hanno accompagnato alcuni dei momenti più significativi delle nostre vite, come Jim Morrison, Balzac, Oscar Wilde, Marcel Proust, Chopin, Abelardo ed Eloisa e tanti altri.



    Place de la Bastille
    Fortezza e prigione di Parigi, la Bastiglia rappresenta il simbolo dell'assolutismo reale della 1° rivoluzione francese del 1789. La struttura originaria nasce nel 1369 come difesa per la città. La bastiglia ha ospitato prigionieri illustri del panorama francese, tra cui Voltaire e de Sade. Non rimane nulla della prigione presa d'assalto dal popolo il 14 luglio 1789. Sulla piazza, dominata dalla Colonna di Luglio che ricorda le vittime della rivoluzione del 1830, si affacciano il porto fluviale Paris Arsenal, il canale Saint Martin e l'Opera de Paris Bastille, inaugurata nel bicentenario della Rivoluzione Francese.



    Place des Vosges
    La piazza perfettamente quadrata, è chiusa completamente da trentasei caratteristici palazzi, con il piano inferiore a portici e sormontati da due ordini di finestre. Al centro della piazza c'è la statua in marmo di Luigi XIII a cavallo, copia di quella di P.Biard distrutta durante la Rivoluzione. La piazza sorge sul luogo dell'Hôtel des Tournelles, dove nel 1559 durante un torneo trovò la morte Enrico II. Progettata da Enrico IV nel 1607 e terminata nel 1612. Al centro del lato sud sta il Pavillon du Roi, il più ricco, riservato ad Enrico IV, mentre di fronte è quello riservato alla Regina. Al numero 6 si trova i Musèe Victor Hugo, cioè la casa dove abitò il grande poeta dal 1832 al 1848. Oggi vi sono raccolti i suoi ricordi, le testimonianze più importanti della sua vita e circa 350 disegni che attestano l'altezza e la multiformità del suo genio.



    Place de la Concorde
    La Place de la Concorde, che trova all'intersezione fra il Louvre, L'Arco di Trionfo, la Madeleine e il Palais Bourbon, è considerata una delle più belle piazze del mondo. Scelta dal governo quale luogo per la statua equestre di Luigi XV, e chiamata inizialmente Place Luois XV, fu disegnata dall'architetto Jacques Gabriel, che fece erigere sulla parte nord della piazza due sontuose costruzioni: a destra il palazzo dell'attuale Ministero della Marina e a sinistra l'attuale Hotel de Crillon. Durante la Rivoluzione francese, la statua del re fu abbattuta, la piazza ribattezzata Place de la Révolution e vi fu eretta la ghigliottina. Tra le 1343 persone che su questa piazza furono decapitate, si ricordano: re Luigi XVI, Maria Antonietta, Madame du Barry, Charlotte Corday, Danton e Robespierre con i suoi sostenitori. Nel 1795, per purificarla da tutto il sangue versato durante la Rivoluzione, la piazza prese il nome di Place de la Concorde. Nel 1833 fu innalzato nel mezzo della piazza un pesante obelisco proveniente da Luxor (vicino all'antica Tebe d'Egitto) alto 23 m. e pesante 230 t.



    Place Vendome
    Capolavoro dell'architettura classi ca dell'epoca di Luigi XIV, Re Sole, la piazza è dominata dalla colonna con la statua di Napoleone e circondata dalle facciate eleganti e dai portici degli edifici che ospitano banche, gioiellerie, il famoso Hotel Ritz e ultimo arrivo la sede parigina della Maison Valentino. La colonna bronzea di Place Vendome (Colonne de la Grande Armée), che illustra nella sua spirale con 66 rilievi in bronzo i trionfi dell'armata napoleonica, è percorsa al suo interno da una scala a chiocciola che sale fino alla sommità.



    Basilique du Sacre-Coeur
    La Basilica del Sacré-Ceur de Montmartre è uno dei simboli di Parigi. E' caratterizzata da tre cupole candide visibili anche da lontano. Dopo la sconfitta dei francesi da parte dei prussiani e dopo il rovesciamento della Comune di Parigi (1871), i cattolici francesi sciolsero il loro voto di erigere sulla collina una chiesa in segno di speranza. La costruzione si dimostrò ben resto difficile a causa dell'inconsistenza del terreno e si protrasse quindi nel tempo. Fu ultimata solamente nel 1910 e consacrata nel 1919. La Basilica è meravigliosa ma di ancor maggior impatto é la salita della sua interminabile scalinata che vi porterà a godere di uno spettacolare panorama su tutta la città.



    Montmartre
    La Butte Montmartre, il più alto "monte" di Parigi, non è solo luogo di leggenda ma anche avvenimenti storici. Durante i giorni della Rivoluzione il colle assunse il nome del capo rivoluzionario Jean-Paul Marat: Mont Marat. Quello che era un paesino di vignaioli assunse una rinomanza mondiale grazie alla presenza di quella comunità di artisti che, prima della fine del secolo scorso, si insediò qui richiamando da ogni dove pittori, cantanti, scrittori e vari artisti fra i quali: Monet, Van Gogh, Picasso. Alla fine del XIX secolo era il quartiere dell'arte e della trasgressione. Oggi la Butte (collina) conserva gran parte del suo fascino, nelle pittoresche piazzette (Place du Tertre è la più famosa), le tortuose stradine, le lunghe scalinate, gli happening degli artisti di strada, i cabaret e i ritrovi di ogni genere.



    Le Quartier Latin
    Il nome sembra suggerire un quartiere dall'atmosfera esotica, ricco di localini brasiliani, spagnoli e portoghesi, invece in questa zona di Parigi c'è sicuramente un'aria frizzante, ma non proviene da paesi lontani. Gli unici elementi esotici sono l'Istituto del Mondo Arabo e i ristoranti che vendono kebab in Piazza St. Michel. Per il resto, nel Quartiere Latino l'atmosfera è spiccatamente francese, ma molto "effervescente" grazie ai locali e ai cafè, aperti giorno e notte in ogni periodo dell'anno, straripanti di professori e studenti che, usciti dalle sobrie mura della Sorbona e delle altre istituzioni culturali, cercano distrazione e qualche momento di relax.



    Les Puces de Paris Saint-Ouen
    E' uno dei più grandi mercati dell’antiquariato d’Europa. E' il quarto luogo più visitato di Francia e il secondo di Parigi, con 1500 gallerie tra botteghe di antiquari e “brocanteurs” o rigattieri. E' una vera e propria cittadella del brocante, cioè del commercio di oggetti di antiquariato. L’area comprende 16 marchés o mercati, centri antiquari con gallerie e bistrot ciascuno con il suo nome e la sua specializzazione.



    Le Bois de Boulogne
    Il Bois de Boulogne, che si trova in quella che un tempo era la foresta di Rouvre, ha oggi l'aspetto assunto dopo che Napoleone III, avendo visto Hyde Park a Londra, diede incarico all'architetto Alphand di allestire nel bosco un parco all'inglese. Furono così creati laghi e tracciati 95 chilometri di nuove strade; dell'antica foresta non vennero conservati che il Viale delle Acace lungo circa tre chilometri (oggi si chiama Avenue de Longchamp) e il Viale della Regina Margherita. È al Bois che, a nove anni, il piccolo Marcel Proust ha la sua prima crisi d'asma. In seguito, da ragazzino, vi si reca in compagnia dello zio Georges e del prozio Louis Weil, donnaiolo incallito che predilige, per le sue passeggiate in carrozza, il Viale delle Acace in cui si possono ammirare le più belle donne di Parigi.



    Versailles
    Grazie alla genialità degli artisti che lo realizzarono e alla grandezza e personalità del suo committente, il re Luigi XIV, il castello di Versailles è tra i più sontousi e celebri al mondo. La visita della capitale francese non può prescindere da un'escursione a Versailles, a soli 17 km dal centro di Parigi, facilmente raggiungibile raggiungibile in circa 30/40 minuti di RER o auto o bus dal centro di Parigi. Il sito è così vasto che non è possibile visitarlo interamente in un solo giorno, tuttavia, considerando la tempistica e la durata del soggiorno medio di un visitatore a Parigi, le escursioni a Versailles, organizzate e non, durano in genere 1/2 giornata o intera giornata. D'estate soprattutto, quando è possibile assistere allo spettacolo delle fontane musicali e il tempo è più favorevole, val davvero la pena spendere un'intera giornata a Versailles per visitare la reggia e i suoi bellissimi parchi.



    Disneyland Paris
    Il Disneyland Park di Parigi è lo storico parco divertimenti altrimenti noto come Disneyland Paris Resort ed è suddiviso in 5 aree a tema: Frontierland, Adventureland, Fantasyland, Discoveryland e la festosa Main Street. In ogni area sono presenti numerose attrazioni a tema, ristoranti, negozi e servizi vari. In ogni area la tematizzazione è in perfetto stile Disney, ovvero curatissima in ogni dettaglio, e rende unica ogni attrazione del parco. All'interno del Disneyland Park si svolgono anche numerosi spettacoli, tutti ad orari prefissati; da non perdere assolutamente le magiche parate con in personaggi Disney e il nuovo fantastico spettacolo serale: Disney Dreams. La maggior parte delle oltre 50 attrazioni del Disneyland Park di Parigi sono adatte a tutta la famiglia, e per le più gettonate, nei giorni di maggior affollamento, bisogna mettere in conto lunghi tempi di attesa (anche oltre i 90 minuti); doveroso in questi casi l'uso del Fast Pass (vedi regolamento nella pagina "Disneyland Paris Resort Info"). L'area a tema maggiormente dedicata ai bambini è Fantasyland, nella quale tutte le attrazioni si ispirano ai celebri film di animazione Disney.



    Fonti:
    La Sainte Chapelle,
    il Quartiere Latino e il Cimitero Père-Lachaise.

    Il Mercato delle Pulci.
    La reggia di Versailles.
    Disneyland Paris.
    Monumenti, piazze, etc.
    Monumenti, piazze, etc.




    Edited by B Minor. - 21/4/2012, 16:41
     
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  2. T o r t u e
     
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    Come si fa a non amare Parigi? Accontenta chiunque, dal turista che vuole semplicemente la foto con la Tour Eiffel a chi vuole assaporare la città! Ce n'è per tutti i gusti (e per tutti i "livelli")!
    :love:

    Ci sono stata un paio di volte e sempre per troppo pochi giorni. Speravo di poterci andare in Erasmus (o almeno tentare), ma è stata cancellata dalle mete disponibili... Ma in qualche modo riuscirò a viverla un po' di più.
    :U_U:

    La faccia che più mi piace di Parigi è Montmartre! Nel marzo scorso ci sono stata tutta la giornata (o quasi) per poter assaporare quella bellissima atmosfera (che poi è quella che ho ritrovato in Amélie)!
     
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  3. B Minor.
     
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    Sono d'accordissimo, specialmente sul fatto che Parigi sia una città con moltissimi "livelli" differenti, che proprio per questo riesce ad accontentare tutti - dai turisti più mondani agli appassionati di moda, dagli intellettuali agli scienziati. :')
    Io non l'ho mai visitata, ma spero di farlo al più presto, o grazie all'Erasmus o grazie a qualche pacchetto economico, se possibile. E' la città di cui mi sono innamorata prima ancora di averla vista, il che è tutto dire.

    CITAZIONE
    La faccia che più mi piace di Parigi è Montmartre! Nel marzo scorso ci sono stata tutta la giornata (o quasi) per poter assaporare quella bellissima atmosfera (che poi è quella che ho ritrovato in Amélie)!

    Sarà stata una giornata meravigliosa, immagino. :love:
     
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  4. T o r t u e
     
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    Meravigliosa, sì! :love:
     
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3 replies since 3/4/2012, 17:41   699 views
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