"A' une passante"

Charles Baudelaire

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  1. Anairam
     
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    À une passante


    La rue assourdissante autour de moi hurlait.
    Longue, mince, en grand deuil, douleur majestueuse,
    Une femme passa, d'une main fastueuse
    Soulevant, balançant le feston et l'ourlet ;


    Agile et noble, avec sa jambe de statue.
    Moi, je buvais, crispé comme un extravagant,
    Dans son oeil, ciel livide où germe l'ouragan,
    La douceur qui fascine et le plaisir qui tue.


    Un éclair... puis la nuit ! - Fugitive beauté
    Dont le regard m'a fait soudainement renaître,
    Ne te verrai-je plus que dans l'éternité ?


    Ailleurs, bien loin d'ici ! trop tard ! jamais peut-être !
    Car j'ignore où tu fuis, tu ne sais où je vais,
    Ô toi que j'eusse aimée, ô toi qui le savais !

    Charles Baudelaire






    A una passante


    La via mi stordiva e mi urlava intorno.
    Alta, esile, lutto sontuoso di un grande dolore,
    Una donna passa, fasto della mano
    Nel mostrare lo smerlo, ricamo ondeggiante;


    Agile e nobile, la sua gamba di statua.
    Io, viso contratto degli stravaganti, bevo
    Nel suo occhio, cielo livido dove l’uragano addensa,
    Nettare che affascina e piacere che uccide.


    Uno squarcio... poi la notte !- Beltà che fuggi
    Il tuo sguardo d’un tratto mi fa rinascere,
    Nom ti rivedrò che nell’eternità ?


    Lontano da qui, chissà dove ! Tardi ! Mai forse !
    Ignoro dove fuggivi, non sai dove io vada
    O tu che avrei amato, tu, lo sapevi !



    SPOILER (click to view)
    Traduzione: Isabella Maffioli
     
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  2. B Minor.
     
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    È una delle mie poesie preferite di Baudelaire, per quanto, fra le preferite, ne rientri davvero un gran numero! :smile:
    Eppure, sebbene questa traduzione sia fedelissima al testo francese, preferisco la resa in Italiano di Giovanni Raboni (in collaborazione con Giuseppe Montesano), che trovo più evocativa, soprattutto nelle terzine.
    Eccola:

    Ero per strada, in mezzo al suo clamore.
    Esile e alta, in lutto, maestà di dolore,
    una donna è passata. Con un gesto sovrano
    l'orlo della sua veste sollevò con la mano.

    Era agile e fiera, le sue gambe eran quelle
    d'una scultura antica. Ossesso, istupidito,
    bevevo nei suoi occhi vividi di tempesta
    la dolcezza che incanta e il piacere che uccide.

    Un lampo.. e poi il buio! - Bellezza fuggitiva
    che con un solo sguardo m'hai chiamato da morte,
    non ti vedrò più dunque che al di là della vita,

    che altrove, là, lontano - e tardi, e forse mai?
    Tu ignori dove vado, io dove sei sparita;
    so che t'avrei amata, e so che tu lo sai!


    :love:
     
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  3. Anairam
     
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    CITAZIONE (B Minor. @ 24/6/2011, 21:05)
    È una delle mie poesie preferite di Baudelaire, per quanto, fra le preferite, ne rientri davvero un gran numero! :smile:
    Eppure, sebbene questa traduzione sia fedelissima al testo francese, preferisco la resa in Italiano di Giovanni Raboni (in collaborazione con Giuseppe Montesano), che trovo più evocativa, soprattutto nelle terzine.
    Eccola:

    Ero per strada, in mezzo al suo clamore.
    Esile e alta, in lutto, maestà di dolore,
    una donna è passata. Con un gesto sovrano
    l'orlo della sua veste sollevò con la mano.

    Era agile e fiera, le sue gambe eran quelle
    d'una scultura antica. Ossesso, istupidito,
    bevevo nei suoi occhi vividi di tempesta
    la dolcezza che incanta e il piacere che uccide.

    Un lampo.. e poi il buio! - Bellezza fuggitiva
    che con un solo sguardo m'hai chiamato da morte,
    non ti vedrò più dunque che al di là della vita,

    che altrove, là, lontano - e tardi, e forse mai?
    Tu ignori dove vado, io dove sei sparita;
    so che t'avrei amata, e so che tu lo sai!

    Permetti che io ti ringrazi per aver postato questa seconda variante della traduzione che mi è parsa talmente avvolgente e bella come una coperta in mezzo ad una tempesta.
    Quanta meraviglia, stupore, desiderio, speranza...

    Ho sentito molto questa poesia perché mi è capitato spesso di rimanere incantata dalla visione di persone che non conosco, ma che avevano un fascino determinante, immaginando una vita secondaria che mi passa accanto e poi svanisce come il fumo di una sigaretta. E' incredibile.

    Bella davvero.
     
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  4. B Minor.
     
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    CITAZIONE (Anairam @ 6/7/2011, 14:16) 
    Permetti che io ti ringrazi per aver postato questa seconda variante della traduzione che mi è parsa talmente avvolgente e bella come una coperta in mezzo ad una tempesta.
    Quanta meraviglia, stupore, desiderio, speranza...

    Condivido parola per parola, Mari. Penso sia una delle caratteristiche della poesia di Baudelaire, d'altra parte: è capace di creare interi universi grazie a giochi di suoni, parole ed immagini che hanno in sé un'armonia ed un pathos devastanti.

    CITAZIONE (Anairam @ 6/7/2011, 14:16) 
    Ho sentito molto questa poesia perché mi è capitato spesso di rimanere incantata dalla visione di persone che non conosco, ma che avevano un fascino determinante, immaginando una vita secondaria che mi passa accanto e poi svanisce come il fumo di una sigaretta. E' incredibile.

    E' vero, è capitato anche a me, anche se non spesso. Tutte le volte, però, è stato proprio così: "svanisce come fumo di sigaretta" e, come fumo di sigaretta, disegna in aria infinite forme e possibilità destinate a perdersi dopo qualche attimo. E' una sensazione particolarmente intrigante, forse effimera, ma intrigante.

     
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3 replies since 7/4/2011, 17:12   1880 views
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