11 settembre 2001

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  1. Anairam
     
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    Le Twin Towers prima dell'attentato
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    Gli attentati dell'11 settembre 2001 sono stati quattro attacchi suicidi da parte di terroristi di al-Qa'ida contro obiettivi civili e militari nel territorio degli Stati Uniti d'America.
    La mattina dell'11 settembre 2001, 19 affiliati all'organizzazione terroristica di matrice islamica al-Qa'ida dirottarono quattro voli civili commerciali.I dirottatori fecero intenzionalmente schiantare due degli aerei sulle torri 1 e 2 del World Trade Center di New York, causando poco dopo il collasso di entrambi i grattacieli e conseguenti gravi danni agli edifici vicini.

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    Il terzo aereo di linea fu fatto schiantare dai dirottatori contro il Pentagono. Il quarto aereo, diretto contro il Campidoglio o la Casa Bianca a Washington, si schiantò in un campo vicino Shanksville, nella Contea di Somerset (Pennsylvania), dopo che i passeggeri e i membri dell'equipaggio ebbero tentato di riprendere il controllo del velivolo. Oltre ai 19 dirottatori, vi furono 2974 vittime come conseguenza immediata degli attacchi, mentre i dispersi furono 24. La gran parte delle vittime erano civili, appartenenti a 90 diverse nazionalità.
    Gli attacchi ebbero grandi conseguenze a livello mondiale: gli Stati Uniti d'America risposero dichiarando la "Guerra al terrorismo" e lanciando una invasione nell'Afghanistan controllato dai Talebani, accusati di aver volontariamente ospitato i terroristi. Il parlamento statunitense fece passare lo USA PATRIOT Act mentre altre nazioni rafforzarono la loro legislazione anti-terroristica, incrementando i poteri di polizia. Le borse rimasero chiuse per quasi una settimana, registrando enormi perdite subito dopo la riapertura, con quelle maggiori fatte registrare dalle compagnie aeree e di assicurazioni. L'economia della Lower Manhattan si fermò per via della distruzione di uffici del valore di miliardi di dollari.

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    Attacchi

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    Il mattino dell'11 settembre 2001, diciannove terroristi dirottarono quattro aerei di linea passeggeri in viaggio verso la California dagli aeroporti Logan (di Boston), Washington Dulles (di Dulles, ma utilizzato per voli da Washington) e Newark (in New Jersey ma che serve anche New York). I dirottatori condussero due aeroplani, il volo American Airlines 11 e il volo United Airlines 175, a schiantarsi contro le Torri nord e sud del World Trade Center. Un altro gruppo di dirottatori condusse il volo American Airlines 77 a schiantarsi contro il Pentagono, mentre un quarto volo, lo United Airlines 93, col quale i terroristi intendevano colpire il Campidoglio o la Casa Bianca a Washington, precipitò al suolo nei pressi di Shanksville, in Pennsylvania.
    Nel corso del dirottamento, alcuni passeggeri e membri dell'equipaggio furono in grado di effettuare chiamate con l'apparecchio radiotelefonico aria-superficie della GTE e con i telefoni cellulari; affermarono che diversi dirottatori erano a bordo di ciascun aeroplano e che i terroristi avevano preso il controllo dei velivoli usando coltelli e taglierini per uccidere alcuni assistenti di volo e almeno un pilota o un passeggero, tra cui il comandante del volo 11, John Ogonowski; la Commissione d'indagine sugli attentati dell'11 settembre 2001 stabilì che due dei dirottatori avevano recentemente acquistato attrezzi multifunzione di marca Leatherman. Qualche tipo di spray nocivo, come gas lacrimogeno o spray al peperoncino, sarebbe stato utilizzato sui voli American 11 e United 175 per tenere i passeggeri fuori dalla cabina di prima classe. Un assistente di volo dell'American Airlines 11, un passeggero del volo 175 e alcuni passeggeri del volo 93 riferirono che i dirottatori avevano delle bombe, ma uno dei passeggeri disse anche di ritenere che si trattasse di ordigni inerti. Nessuna traccia di esplosivi fu trovata sui luoghi degli impatti. Il Rapporto della Commissione sull'11 settembre afferma che le bombe erano probabilmente false.
    Sul volo United Airlines 93 le registrazioni della scatola nera hanno rivelato che l'equipaggio e i passeggeri tentarono di sottrarre il controllo dell'aereo ai dirottatori dopo aver saputo, per via telefonica, che altri aerei dirottati erano stati mandati a schiantare contro degli edifici, quella mattina. Secondo la trascrizione della registrazione, uno dei dirottatori diede l'ordine di virare il velivolo quando fu chiaro che ne avrebbero perso il controllo a causa dei passeggeri. Poco dopo, l'aeroplano si schiantò in un campo vicino Stonycreek, nella contea di Somerset (Pennsylvania), alle ore 10:03:11 ora locale (14:03:11 UTC). In una intervista rilasciata al giornalista di al Jazeera Yosri Foda, Khalid Shaykh Muhammad, dirigente di al-Qā‘ida, affermò che l'obiettivo del volo 93 era il Campidoglio di Washington, il cui nome in codice era «la facoltà di Legge».

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    Gli attacchi crearono grande confusione tra le agenzie di notizie e i controllori del traffico aereo in tutti gli Stati Uniti; a tutto il traffico aereo civile internazionale fu proibito di atterrare su terreno statunitense per tre giorni. Gli aerei già in volo furono respinti o indirizzati agli aeroporti in Canada o Messico. Radio e televisioni diffusero notizie non confermate e spesso contraddittorie per tutto il giorno; una delle ricostruzioni più diffuse raccontava di una autobomba esplosa nella Segreteria di Stato degli Stati Uniti a Washington.
    Poco dopo aver annunciato per la prima volta l'incidente del Pentagono, la CNN e altre emittenti raccontarono anche che un incendio era scoppiato al National Mall di Washington.Un altro rapporto fu lanciato dalla Associated Press, secondo il quale un Boeing 767 della Delta Air Lines, il volo 1989, era stato dirottato: anche questa notizia si rivelò poi un errore, in quanto si era effettivamente pensato che vi fosse quel pericolo, ma l'aereo rispose ai comandi dei controllori di volo e atterrò a Cleveland, Ohio.

    Vittime

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    Le vittime degli attentati furono 2974, esclusi i diciannove dirottatori: 246 su quattro aeroplani (88 sul volo American Airlines 11, 59 sul volo United Airlines 175, 59 sull'American Airlines 77 e 40 sul volo United 73; non ci fu alcun superstite), 2603 a New York e 125 al Pentagono. Altre 24 persone sono ancora elencate tra i dispersi. Tutte le vittime erano civili a parte 55 militari uccisi al Pentagono. Furono più di 90 i paesi che persero cittadini negli attacchi al World Trade Center.


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    Il NIST ha stimato che circa 17.400 civili erano presenti nel complesso del World Trade Center al momento degli attacchi, mentre i dati sui turisti elaborati dalla Port Authority of New York and New Jersey (l'"Autorità portuale di New York e del New Jersey") suggeriscono una presenza media di 14.154 persone sulle Torri Gemelle alle 8:45 del mattino. La gran parte delle persone al di sotto delle zone di impatto evacuarono in sicurezza gli edifici, come pure 18 persone che si trovavano nella zona di impatto della torre meridionale; Al contrario, 1366 delle vittime si trovavano nella zona di impatto o nei piani superiori della torre settentrionale; secondo il Rapporto della Commissione, centinaia furono le vittime causate dall'impatto, mentre le restanti rimasero intrappolate e morirono a seguito del collasso della torre. Quasi 600 persone furono invece uccise dall'impatto o morirono intrappolate ai piani superiori nella torre meridionale.
    Almeno 200 persone saltarono dalle torri in fiamme e morirono, come raffigurato nella emblematica foto The Falling Man ("L'uomo che cade"), precipitando su strade e tetti degli edifici vicini a centinaia di metri più in basso.

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    Alcune persone che si trovavano nelle torri al di sopra dei punti di impatto salirono fino ai tetti degli edifici sperando di essere salvati dagli elicotteri, ma le porte di accesso ai tetti erano chiuse; inoltre, non vi era alcun piano di salvataggio con elicotteri e, quella mattina dell'11 settembre, il fumo denso e l'elevato calore degli incendi avrebbe impedito agli elicotteri di effettuare manovre di soccorso.
    Le vittime tra i soccorritori furono 411.

    SPOILER (click to view)

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    Il New York City Fire Department (i vigili del fuoco di New York) perse 341 vigili del fuoco e 2 paramedici; il New York City Police Department (la polizia di New York) perse 23 agenti, il Port Authority Police Department (la polizia portuale) 37. I servizi di emergenza medica privata persero altri 8 tecnici e paramedici.

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    È stato possibile identificare i resti di sole 1600 delle vittime del World Trade Center; gli uffici medici raccolsero anche «circa 10.000 frammenti di ossa e tessuti non identificati, che non possono essere collegati alla lista dei decessi». Altri resti di ossa furono trovati ancora nel 2006, mentre gli operai approntavano il Deutsche Bank Building per la demolizione.
    La morte per malattie ai polmoni di alcune altre persone è stata fatta risalire alla respirazione delle polveri contenenti centinaia di composti tossici (quali amianto, mercurio, piombo, ecc.) causate dal collasso del World Trade Center.

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    La gravità dell'inquinamento ambientale derivante da tali polveri - che investirono tutta la punta sud dell'isola di Manhattan - fu resa nota al grande pubblico solo a distanza di circa quattro anni dall'evento: sino ad allora le agenzie governative statunitensi avevano sottovalutato o nascosto il rischio ambientale, forse allo scopo di non causare ulteriore panico e di rendere più spediti i soccorsi, lo sgombero delle macerie, il ripristino delle normali attività della città così gravemente ferita.

    Danni
    Il Pentagono fu seriamente danneggiato dal fuoco e una sezione dell'edificio collassò.
    Oltre alle Torri gemelle, i due grattacieli da 110 piani, numerosi altri edifici del World Trade Center furono distrutti o gravemente danneggiati, inclusi il 7 World Trade Center, il 6 World Trade Center, il 5 World Trade Center, il 4 World Trade Center, il Marriott World Trade Center e la chiesa greco ortodossa di St Nicholas. Il Deutsche Bank Building, situato al di là della Liberty Street rispetto al complesso del World Trade Center, è attualmente in demolizione, in quanto l'ambiente all'interno dell'edificio è tossico e inabitabile. La Fiterman Hall del Borough of Manhattan Community College, situato al 30 West Broadway, ricevette gravi ed estesi danni durante gli attacchi e la sua demolizione è stata programmata. Altri edifici limitrofi, come il 90 West Street e il Verizon Building, subirono gravi danni, ma sono stati riparati. Gli edifici del World Financial Center, la One Liberty Plaza, il Millenium Hilton, e 90 Church Street riportarono danni moderati. Anche gli impianti di telecomunicazioni situati sulla torre settentrionale andarono distrutti, incluse le antenne di trasmissione radio e televisive e i ponti radio, ma le stazioni degli organi di informazioni re-instradarono rapidamente i segnali e ripresero le trasmissioni.
    Nella contea di Arlington, una porzione del Pentagono fu gravemente danneggiata dall'impatto e dal successivo incendio, e una sezione dell'edificio crollò.
    Successivamente agli attacchi alle Torri gemelle, il New York City Fire Department inviò rapidamente sul sito 200 unità, pari a metà dell'organico del dipartimento, che furono aiutati da numerosi pompieri fuori-servizio e da personale dei pronto soccorso. Il New York City Police Department inviò delle unità speciali dette "Emergency Service Units" e altro personale. Durante i soccorsi, i comandanti dei vigili del fuoco, della polizia e dell'Autorità portuale ebbero difficoltà a condividere le informazioni e a coordinare i loro sforzi, tanto che vi furono duplicazioni nelle ricerche dei civili dispersi invece che ricerche coordinate.

    Con la situazione che peggiorava, il dipartimento di polizia, che riceveva informazioni degli elicotteri in volo, fu in grado di diffondere l'ordine di evacuazione che permise a molti dei suoi agenti di allontanarsi prima del crollo degli edifici; tuttavia, poiché i sistemi di comunicazione radio dei dipartimenti di polizia e di vigili del fuoco erano incompatibili, questa informazione non fu inoltrata ai comandi dei vigili del fuoco. Dopo il collasso della prima torre, i comandanti dei vigili del fuoco trovarono difficoltà a inviare gli ordini di evacuazione ai pompieri all'interno della torre, a causa del malfunzionamento dei sistemi di trasmissione all'interno del World Trade Center. Persino le chiamate al 911 (il servizio di emergenza) non furono correttamente inoltrate. Una enorme operazione di ricerca e salvataggio fu lanciata dopo poche ore dagli attacchi; le operazioni cessarono alcuni mesi dopo.


    Indagini

    "9/11 Commission"

    La Commissione d'indagine sugli attentati dell'11 settembre 2001, anche nota come "9/11 Commission" e diretta dall'ex-governatore del New Jersey Thomas Kean, fu istituita nel tardo 2002 per preparare una ricostruzione completa dei fatti riguardanti l'attacco, analizzando anche lo stato di preparazione e l'immediata reazione ad essi. Il 22 luglio 2004, la 9/11 Commission pubblicò il Rapporto della Commissione sull'11 settembre. La Commissione e il suo rapporto hanno ricevuto diverse critiche.
    Una indagine federale sulle caratteristiche tecniche e di resistenza agli incendi connesse con il collasso delle Torri gemelle e del WTC 7 fu condotta dal National Institute of Standards and Technology (NIST) dello United States Department of Commerce. Questa indagine aveva il compito di trovare il motivo del collasso degli edifici, il numero di morti e feriti causati, oltre che le procedure collegate alla progettazione e alla gestione del World Trade Center.
    Il rapporto concluse che il rivestimento anti-incendio delle infrastrutture in acciaio furono spazzate via dagli impatti degli aerei e che, se questo non fosse accaduto, le torri sarebbero probabilmente rimaste in piedi.
    Gene Corley, direttore dell'indagine originale, commentò che «le torri si comportarono in maniera impressionante. Non furono gli aerei dei terroristi ad abbattere gli edifici; fu l'incendio successivo. Fu dimostrato che era possibile abbattere due terzi delle colonne di una torre e l'edificio sarebbe restato in piedi». Il fuoco indebolì le travature di sostegno dei piani, facendole piegare verso il basso, tirando così le colonne in acciaio esterne che si piegarono verso l'interno. Con le colonne portanti danneggiate, le colonne esterne piegate non furono più in grado di sostenere gli edifici, causandone il collasso. Il rapporto afferma inoltre che le trombe delle scale non erano adeguatamente rinforzate per funzionare da via di fuga per le persone al di sopra della zona di impatto. Questo fu confermato da uno studio indipendente della Purdue University.I risultati dell'indagine del NIST sul WTC 7 sono stati pubblicati il 21 agosto 2008: il crollo dell'edificio è stato causato dalla dilatazione termica prodotta dagli incendi che divamparono incontrollati per ore, e che hanno in particolare interessato l'acciaio della colonna primaria numero 79, il cui cedimento ha dato inizio ad un collasso progressivo delle strutture portanti vicine.

    Conseguenze economiche

    Gli attacchi ebbero un significativo impatto sui mercati finanziari degli Stati Uniti e mondiali.Le azioni statunitensi persero 1.400 miliardi di dollari di valore in quella settimana. A New York si contarono circa 430.000 posti di lavoro e 2,8 miliardi di dollari di stipendi persi nei tre mesi seguenti agli attacchi; gli effetti economici si concentrarono sui settori economici dell'export della città. Si stima che la perdita in termini di prodotto interno lordo sperimentata dall'economia newyorkese negli ultimi tre mesi del 2001 e per tutto il 2002 ammonti a 27,3 miliardi di dollari. Il governo federale concesse immediatamente 11,2 miliardi di dollari al governo cittadino nel settembre 2001 e 10,5 miliardi di dollari all'inizio del 2002, per incentivare lo sviluppo economico e la ricostruzione delle infrastrutture.
    Gli attacchi ebbero un grosso impatto anche sulle piccole imprese di Lower Manhattan, poste nelle vicinanze del World Trade Center; circa 18.000 di queste imprese furono distrutte o trasferite dopo gli attacchi.Quasi tre milioni di metri quadri di uffici a Lower Manhattan furono danneggiati o distrutti. Gli studi economici sugli effetti degli attacchi hanno confermato che il loro impatto sul mercato degli uffici di Manhattan e su quello dei lavori da ufficio è stato inferiore a quanto previsto, a causa della necessità di una interazione faccia a faccia nell'ambito dei servizi finanziari.
    Lo spazio aereo nordamericano fu chiuso per diversi giorni dopo gli attacchi e i voli di linea sperimentarono un calo dopo la sua riapertura. Gli attacchi causarono un taglio di circa il 20% della capacità di viaggi aerei, esacerbando i problemi delle compagnie aeree statunitensi.

    Effetti sulla salute


    Migliaia di tonnellate di detriti tossici risultanti dal collasso delle Torri gemelle contenevano più di 2500 contaminanti, tra cui alcuni elementi noti per essere cancerogeni. Sono testimoniate diversi casi di malattie debilitanti tra coloro che si occuparono dei soccorsi e dei lavori di rimozione delle macerie, malattie ritenute collegate direttamente all'esposizione ai detriti. Alcune di queste conseguenze sanitarie hanno toccato anche alcuni residenti, studenti e impiegati della Lower Manhattan e della vicina Chinatown. Molti decessi sono stati collegati alla polvere tossica causata dal collasso del World Trade Center e i nomi delle vittime saranno incluse nel memoriale del WTC. Esistono alcuni studi scientifici che suggeriscono che l'esposizione a diversi prodotti tossici dispersi nell'aria potrebbe avere effetti negativi sullo sviluppo del feto: per questo motivo, un centro studi per la salute ambientale dei bambini sta studiando i figli delle donne incinte all'epoca degli attacchi e che vivevano o lavoravano in prossimità delle torri del WTC.

    Ricostruzioni

    Il giorno degli attacchi, Giuliani affermò: «Ricostruiremo. Ne usciremo più forti di prima, politicamente più forti, economicamente più forti. La skyline tornerà ad essere nuovamente completa». La rimozione dei detriti terminò ufficialmente nel maggio 2002. Uno degli edifici completamente distrutti, il 7 World Trade Center, ha una nuova torre uffici, completata nel 2006; la Freedom Tower è attualmente (2008) in costruzione e, al suo completamento, nel 2011,sarà uno degli edifici più alti dell'America settentrionale con una altezza di 541 m.

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    ed una volta finite le costruzioni dovrebbe essere la torre a sinistra
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    Si prevede il completamento di altre tre torri tra il 2008 e il 2012, poste un isolato a oriente rispetto a quelle originali.
    La sezione danneggiata del Pentagono fu ricostruita e rioccupata entro un anno dagli attacchi.

    Monumenti

    Nei giorni immediatamente successivi agli attacchi, si tennero molte commemorazioni e veglie in tutto il mondo; mentre ovunque a Ground Zero furono affisse immagini delle vittime. Uno delle prime commemorazioni fu il Tribute in Light, una istallazione di 88 fari da ricerca posti nelle fondamenta delle Torri che proiettavano due colonne di luce verticalmente verso il cielo.

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    A New York fu istituita una competizione per decidere il progetto di un monumento da erigere sul luogo di Ground Zero; il progetto vincente, Reflecting Absence, selezionato nell'agosto 2006, consiste in una coppia di piscine riflettenti sul luogo delle fondamenta delle Torri, circondate da un monumento sotterraneo in cui sono iscritti i nomi delle vittime.
    Il monumento del Pentagono è correntemente in costruzione fuori dall'edificio: si tratta di un parco con 184 panchine (pari ai 125 morti che ci sono stati tra gli occupanti dell'edificio più i 59 del volo AA 77) che fronteggiano il Pentagono. Quando il Pentagono fu ricostruito, nel 2001-2002, furono costruiti anche una cappella privata e un monumento interno, posti nel luogo dove il Volo 77 si schiantò nell'edificio. Molti altri monumenti permanenti sono in costruzione in tutto il mondo e la loro lista è aggiornata man mano che sono completati. Oltre a monumenti veri e propri, anche borse di studio e programmi caritatevoli sono stati istituiti dai parenti delle vittime, come pure da altre organizzazioni e privati.
    A seguito degli attacchi, negli Stati Uniti e nel mondo sono stati sollevati diversi dubbi circa il reale svolgimento dei fatti e sono state formulate numerose teorie difformi da quelle comunemente accettate, generalmente configurabili come vere e proprie teorie del complotto.
    Tali dubbi e teorie hanno dato luogo ad innumerevoli dispute e controversie circa la natura, l'origine e i responsabili degli attentati, contestando il contenuto dei resoconti ufficiali circa l'accaduto e suggerendo, tra l'altro, che persone con incarichi di responsabilità negli Stati Uniti fossero a conoscenza del pericolo e che deliberatamente avrebbero deciso di non prevenirli, o che individui estranei ad al-Qa'ida avrebbero partecipato alla pianificazione o all'esecuzione degli attacchi. Una delle più diffuse teorie pone in dubbio che gli edifici colpiti a New York siano crollati per conseguenza del solo impatto degli aerei e degli incendi che ne sono seguiti. Tuttavia, la comunità degli ingegneri civili concorda con la versione che vuole il collasso delle Torri gemelle provocato dagli impatti ad alta velocità degli aviogetti e dai conseguenti incendi, piuttosto che da una demolizione controllata della quale non è mai stata fornita alcuna prova.





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    Fonti
    -wikipedia
    -google images
    -youtube

    Edited by Anairam - 11/9/2009, 03:44
     
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    Ho scaricato un film documentario: le verità sull'11 settembre. Avevo visto su youtube un filmato con documentazioni e intrviste con rivelazioni inquietanti, censurato dalle tv americane... Spero sia quello..
     
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  3. Larvanera
     
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    Ho letto qualcosa a proposito di un complotto del governo americano, secondo cui sarebbero stati gli americani stessi a favorire l'attentato. E se fosse vero non me ne stupirei più di tanto, vista la situazione negli Stati Uniti.
     
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    Già. In pratica l'edificio entro poco sarebbe dovuto essere demolito, perchè assolutamente non in regola, al costo di miliardi di dollari... Un attentato sarebbe stato comodo per la situazione, i parenti di Bush che coprivano cariche importanti sarebbero riusciti a far passare un aereo anche se non autorizzato... Ci sarebbe stata la scusa per poter occupare una zona politicamente instabile ma dal grande valore economico, poi una cosa tira l'altra e...
     
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    Sinceramente io non credo all'ipotesi del complotto. Sarò ingenua o troppo fiduciosa nei confronti dell'essere umano, ma non riesco proprio a concepire che la tragedia delle Torri gemelle e del mondo intero sia stata solo una montatura a copertura di basse speculazioni, edilizie e non.
    Credo piuttosto che quando si hanno radicate avversioni politiche o semplicemente ideologiche nei confronti di qualcuno, soprattutto se enormemente potente, si possa arrivare ad ipotizzare qualunque assurdità...e a negare l'evidenza: Bin Laden non è stato né è una marionetta nelle mani di Bush, e non si può quindi ignorare che si è assunto la completa responsabilità degli attentati...
    "Diamo a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio", e non trasformiamo le vittime in carnefici e i carnefici in povere vittime...
     
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  6. Anairam
     
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    Già,quoto Millam,mi sembra veramente assurda l'idea di un complotto.Ragazzi parliamo di VITA UMANA,di quasi 3000 persone morte...
     
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  7. Larvanera
     
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    Non è assurda per nulla. Guardatevi intorno, qualsiasi cosa è atta al guadagno. Cosa volete che siano delle vite umane per la società odierna?

    CITAZIONE (Millam @ 12/9/2009, 15:27)
    Sinceramente io non credo all'ipotesi del complotto. Sarò ingenua o troppo fiduciosa nei confronti dell'essere umano, ma non riesco proprio a concepire che la tragedia delle Torri gemelle e del mondo intero sia stata solo una montatura a copertura di basse speculazioni, edilizie e non.

    E invece credere che tutte quelle persone siano morte per un attentato terroristico da parte di un folle è più concepibile?
    Io direi che per come vanno le cose oggi è quasi normale uccidere per guadagno.

    PS:
    CITAZIONE
    Così come per gli altri avvenimenti dell'11 settembre, anche l'attentato contro il Pentagono ha alimentato numerose teorie del complotto che contestano la versione descritta degli avvenimenti. Una delle più note teorie a riguardo è quella elaborata da Thierry Meyssan il quale afferma che il Pentagono non fu colpito da un Boeing 757 ma da un missile lanciato dai militari americani. I fautori della teoria del complotto affermano che un buco di 75 piedi (23 m) è troppo piccolo per contenere un velivolo che ha una apertura alare di 124 piedi (38 m). Mete Sozen, membro del team della American Society of Civil Engineers sul luogo dell'impatto, spiegò che un aeroplano non crea un buco con la forma di se stesso stile cartone animato quando impatta contro un muro di cemento armato. Inoltre secondo i calcoli degli esperti dell'NTSB, il Boeing 757 pesava circa 82 tonnellate, di cui 16 erano il carburante a bordo. La massa di alluminio, cherosene, arredo di cabina, bagagli e passeggeri si schiantò contro il Dipartimento della Difesa statunitense a circa 850 chilometri l'ora. A quella velocità, dice Mete Sozen, specialista in costruzioni in cemento armato della Purdue University dell'Indiana, la fusoliera dell'aereo avrebbe opposto all'incirca la resistenza di “un budello di salsiccia” .
    I fautori del complotto inoltre puntano il dito su altri particolari come lo scarso ammontare dei detriti o le condizioni dell'erba del prato. Nel film documentario Loose Change si afferma che non erano visibili detriti del volo 77. L'esperto di esplosioni Allyn E. Kilsheimer fu il primo ingegnere ad arrivare sul luogo dell'attentato e aiutò a coordinare i soccorsi. Egli affermò di avere visto i segni delle ali del velivolo sulla facciata del Pentagono. Prese su delle parti di aeroplano con i segni della compagnia aerea su di essi e tenne nelle proprie mani pezzi di coda dell'aeroplano. Inoltre il racconto di Kilsheimer è supportato dalle foto dei resti dell'aereo dentro e fuori l'edificio.

    fossi in voi comincerei a fare un pensierino sulla teoria del complotto.
     
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    Ti rispondo, Larvanera, con un estratto dal medesimo articolo di Wikipedia, seguendo la presunta teoria del complotto per profitto da te sposata.

    CITAZIONE
    Gli attacchi ebbero un significativo impatto sui mercati finanziari degli Stati Uniti e mondiali.Le azioni statunitensi persero 1.400 miliardi di dollari di valore in quella settimana. A New York si contarono circa 430.000 posti di lavoro e 2,8 miliardi di dollari di stipendi persi nei tre mesi seguenti agli attacchi; gli effetti economici si concentrarono sui settori economici dell'export della città. Si stima che la perdita in termini di prodotto interno lordo sperimentata dall'economia newyorkese negli ultimi tre mesi del 2001 e per tutto il 2002 ammonti a 27,3 miliardi di dollari. Il governo federale concesse immediatamente 11,2 miliardi di dollari al governo cittadino nel settembre 2001 e 10,5 miliardi di dollari all'inizio del 2002, per incentivare lo sviluppo economico e la ricostruzione delle infrastrutture.
    Gli attacchi ebbero un grosso impatto anche sulle piccole imprese di Lower Manhattan, poste nelle vicinanze del World Trade Center; circa 18.000 di queste imprese furono distrutte o trasferite dopo gli attacchi.Quasi tre milioni di metri quadri di uffici a Lower Manhattan furono danneggiati o distrutti. Gli studi economici sugli effetti degli attacchi hanno confermato che il loro impatto sul mercato degli uffici di Manhattan e su quello dei lavori da ufficio è stato inferiore a quanto previsto, a causa della necessità di una interazione faccia a faccia nell'ambito dei servizi finanziari.
    Lo spazio aereo nordamericano fu chiuso per diversi giorni dopo gli attacchi e i voli di linea sperimentarono un calo dopo la sua riapertura. Gli attacchi causarono un taglio di circa il 20% della capacità di viaggi aerei, esacerbando i problemi delle compagnie aeree statunitensi.

    A questo punto mi sorge spontaneo domandarmi: chi ha tratto profitto da quell'immensa tragedia?
    E soprattutto: non credi, Larvanera, che fosse piuttosto prevedibile l'impatto dell'attentato sui mercati finanziari statunitensi?
    A queste domande io rispondo che ha tratto dei vantaggi solo chi voleva destabilizzare l'Occidente, Stati Uniti in testa. E il primo nemico dell'Occidente è sicuramente il terrorismo islamico di Bin Laden e dei suoi, calcolatori e abili manipolatori di genti ignoranti, disposte a tutto per guadagnarsi un posto nel paradiso di Allah.
     
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  9. Larvanera
     
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    Questa è solo la punta dell'iceberg. Come la spieghiamo la faccenda del pentagono?
    Se gli Stati Uniti hanno perso denaro a causa degli attentati, sicuramente hanno guadagnato in altri campi. Ma il punto non è questo, il punto è il fatto che ci sono cose che non si spiegano, il che mi porta a rifiutare la versione ufficiale dei fatti.
     
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    Il fatto è che o ci illudiamo su qualcosa che non è assolutamente successo, ipotizzando intrighi terribili, o restiamo in balia delle informazioni false che vengono date dall'alto, mantenendoci all'oscuro di cose che non è dato sapere. Entrambe le soluzioni sono possibili ed estremamente terribili. O più semplicemente non c'è nulla oltre a quello che è concretamente successo. A cosa credere?
     
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  11. Larvanera
     
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    Ti dirò, hai perfettamente ragione Nic. Alla fine si può solo ipotizzare e basta.
     
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  12. Anairam
     
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    Esatto...possiamo giusto ipotizzare!!Ma la morte di così tante persone,il dolore,la disperazione,la rabbia non sono ipotesi!!
     
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  13. Anairam
     
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    11 settembre 2011

    Dopo dieci anni dalla tragedia, quel giorno è rimasto segnato nel calendario.
    Non credo ci sia altro da aggiungere. Se ne è parlato abbastanza.
    Tra supposizioni e ipotesi, un solo fatto viene dato per certo: la drammaticità dell'accaduto.

    2974 vittime.
    E' terribile.

    I suicidi furono tanti.
    La foto che segue è un'icona di quel giorno. Purtroppo.
    Nonostante ci sia nel primo post, la ripropongo. Mi colpisce tantissimo.


    falling%281%29

     
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  14. B Minor.
     
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    CITAZIONE (Anairam @ 11/9/2011, 09:42) 
    11 settembre 2011

    Dopo dieci anni dalla tragedia, quel giorno è rimasto segnato nel calendario.
    Non credo ci sia altro da aggiungere. Se ne è parlato abbastanza.
    Tra supposizioni e ipotesi, un solo fatto viene dato per certo: la drammaticità dell'accaduto.

    2974 vittime.
    E' terribile.

    I suicidi furono tanti.
    La foto che segue è un'icona di quel giorno. Purtroppo.
    Nonostante ci sia nel primo post, la ripropongo. Mi colpisce tantissimo.


    (IMG:http://www.examiner.com/images/blog/wysiwy...ling%281%29.jpg)


    La foto ha colpito veramente moltissimo anche me.
    Qualcuno è riuscito ad immortalare un attimo di infinita tragicità, fra l'altro uno degli ultimi prima del nulla, almeno per quell'uomo.

    A proposito di quella giornata, mi è venuta in mente una composizione in versi di Alessandro Baricco che riporto di seguito. La lessi tempo fa, mi è rimasta impressa per l'immediatezza delle sensazioni che riuscì a trasmettermi, credo.

    E tutti
    ci ricorderemo dove eravamo in quel
    momento. Seduti in macchina a
    cercar parcheggio, con la testa
    tra i surgelati a cercar la
    paella, davanti al computer a
    cercare la frase giusta. Poi uno
    squillo di telefonino, e
    l'amico, il parente, il collega
    che ti staccano una storia
    inverosimile di aerei e
    grattacieli, ma và via, dai,
    lasciami perdere che oggi è già
    una giornata difficile, ma lui
    non ride e dice: ti giuro che è
    vero. Ricorderemo l'istante
    passato a cercare in quella voce
    una qualunque sfumatura di
    ironia, senza trovarla. Ti giuro
    che è vero. E non dimenticheremo
    la prima persona a cui abbiamo
    telefonato, subito dopo, e
    nemmeno quel pensiero -
    immediato, sciocco ma
    incredibilmente reale - "Dov'è
    mio figlio? ", i miei figli, la
    mamma, la fidanzata, domanda
    inutile, perfino comica, lo
    capisci subito dopo, ma intanto
    è scattata - la Storia siamo
    noi, è solo un verso di una
    canzone di De Gregori, ma adesso
    ho capito cosa voleva dire -
    risvegliarsi con la Storia
    addosso. Che vertigine.
     
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    CITAZIONE (B Minor. @ 12/9/2011, 00:10) 
    A proposito di quella giornata, mi è venuta in mente una composizione in versi di Alessandro Baricco che riporto di seguito. La lessi tempo fa, mi è rimasta impressa per l'immediatezza delle sensazioni che riuscì a trasmettermi, credo.

    Ho letto solo ora il post di Eva - e me ne dolgo - per cui solo ora mi accingo a segnalare l'impatto emotivo che il suo contenuto ha avuto su di me.
    Baricco è una personalità molto complessa e spesso il suo scrivere può risultare difficile e poco trasparente: questione di "intelligenze emotive" diverse, suppongo (quelle del lettore e dello scrittore, intendo); non certo mancanza di apprezzamento o capacità narrativa insufficiente.
    Nel caso della composizione riportata da Eva a proposito della tragedia dell'11 settembre 2001, invece, tutto è assolutamente semplice, lineare, verosimile. No, non "verosimile" - purtroppo: vero.
    Ognuno di noi, che sia abbastanza grande da serbare un ricordo cosciente di quel giorno di dieci anni fa, ha ancora impresse negli occhi le immagini di un immane orrore che nell'istante stesso in cui prendeva forma sfuggiva a qualsiasi logica umana.

    ...ti staccano una storia
    inverosimile di aerei e
    grattacieli, ma và via, dai,
    lasciami perdere che oggi è già
    una giornata difficile, ma lui
    non ride e dice: ti giuro che è
    vero.


    Quanta realtà e quale drammaticità in quest'immagine apparentemente banale: pur conoscendo il male, stentavamo a concepire un disegno così malvagio.

    Ricorderemo l'istante
    passato a cercare in quella voce
    una qualunque sfumatura di
    ironia, senza trovarla. Ti giuro
    che è vero.


    Le parole di mia madre, allibita e tremendamente angosciata. Sulla porta di casa, spalancata in un abbraccio spaurito, l'orecchio teso alla tv.

    E tutti
    ci ricorderemo dove eravamo in quel
    momento.


    Proprio così: niente di quel giorno è andato perduto.
    Anche se, come scrive Baricco, la sensazione - allora - fu proprio quella di

    risvegliarsi con la Storia
    addosso. Che vertigine.
     
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