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Millam.
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L'Essenza
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Filastrocche e poesie sul mese di novembre
"Novembre"
Io son Novembre che porta la bruma,
spacca la legna ed il giorno consuma;
ammazzo l'oca, spoglio le fronde,
porto acqua ai fossi e la neve al monte.
E piango i morti finché San Martino
riporta il sole e il fiasco del vino;
ma Caterina di neve è già bianca
e Sant'Andrea mette al fuoco la panca.* * *
"Estate di San Martino"
(di Cesare Angelini)
I contadini sotto il sole di giugno
raccolgono i covoni di grano.
Il loro viso scuro riluce di gocce
di sudore, ma instancabili
continuano il lavoro.
Un uccellino, in un prato accanto,
si ferma un momento a guardare,
poi continua, in un lieto
cinguettio, a insegnare ai suoi
piccoli a volare.* * *
"Novembre"
Novembre, tu porti
la pioggia e la neve,
il fiore dei morti,
il giorno assai breve.
La foglia abbandona
il ramo natio
e tutte le cose
han voce d'addio!* * *
"Due novembre"
(di D. Bertolini)
Oggi il vento
è profumo leggero
di crisantemi.
Si sente
venire con fremiti
di secche foglie,
dalle soglie
del cimitero.
profumo di tomba,
voce profonda
di mistero,
richiamo
insistente
dell'al di là.
E noi dobbiamo
pensare all'eternità...* * *
"Cimitero sul monte"
(di Renzo Pezzani)
Per il 4 novembre: Festa delle Forze Armate
Oh, il piccolo cimitero sull'alta montagna!
Un camposanto di guerra.
Così lontano dal mondo che, forse,
nessuno oggi verrà a visitarlo.
No, ecco: qualcuno viene. Il giorno
è sereno e un pastorello è arrivato fin
lassù con il gregge e mette un fiore su
ogni fossa.
La Patria lo vede e, chinandosi per
baciarlo, gli dice: « Grazie! ».
Oggi, 4 novembre, è la festa delle
Forze Armate.
Dimentichiamo, sì, l'orribile guerra,
ma è nostro sacro dovere ricordare chi
ha dato la vita o sofferto per la Patria.* * *
"C'è una Croce"
(di Renzo Pezzani)
Per il 1° novembre: Festa di tutti i Santi (istituita nell'anno 731 da papa Gregorio II)
C'è una croce per dire
qui finì di soffrire
un uomo, un bambino,
la tua nonna, tuo fratello...
E ce n'è tutto un giardino.
La pace è per chi muore.
La pace tiene le chiavi
di questo cancello.
Chi entra non faccia rumore.
Preghi, che Dio l'ascolti
per tanti cuori sepolti,
per chi è ora seminato
in questo lembo di prato.
Tutti abbiamo da ricordare
qualcuno che non può tornare.* * *
"La processione dei Santi"
(di Térésah)
Le bruciate son cotte a poco a poco
Nella cenere calda, e che profumo!
Sale su per la cappa un fil di fumo
E dai vetri si vede ardere il foco.
I Santi che viaggiano stanotte
Scorgono ai vetri quella rossa fiamma.
Hai messo il piatto alla finestra, mamma?
Piatto dei Santi con le caldarroste.
Sfila la processione cheta cheta,
E ognun si serve e paga una moneta,.
E la moneta non si vede, ma
Porta salute con felicità.* * *
"Crisantemi"
(di Maggiorina Castoldi)
O pallidi fiori dei morti,
vi guardo, ma senza tristezza.
Vi sfiora con lieve carezza
negli orti
la luce del sole un po' stanca.
Fiorite vicino alla scuola,
e il canto dei bimbi consola
la bianca
ghirlanda dei petali fini.
Novembre vi soffia dal colle
l'aroma del mosto che bolle
nei tini.* * *
"2 Novembre"
(di Zietta Liù)
Amali, bimbo, i tuoi morti.
Abbi per loro ogni sera
una gentile preghiera
che giunga fino lassù.
Lassù nel cielo, dove
sentono un suon di campane;
senton le voci lontane
di chi nel mondo li amò.
E' la migliore ghirlanda,
bimbi, la vostra preghiera.
Bimbi, pregate stasera
pei vostri morti di più.* * *
"4 Novembre"
(di Teresa Romei Correggi)
Avevano vent'anni: gioia e amore:
e donaron la vita come un fiore.
Italia, Italia, non scordar gli Eroi
che son caduti pei confini tuoi.
Vedi? Son là, sull' Alpi, in fitta schiera.
e presso il mare, con la lor bandiera.
Gridano ad ogni giovane: Fratello,
l'amor di Patria quanto è grande e bello.* * *
"Sera dei Santi"
(di Térésah)
Pioviscola. C'è un'ombra di turchino
sul monte, ma la valle è tutta nera.
A casa, bimbi, che scende la sera
e i Santi ora si mettono in cammino...* * *
"Novembre"
(di Diego Valeri)
Io son Novembre: i bovi
conduco all'aratura,
e nella terra scura
nascondo i semi d'or.
Cadon le foglie, i rovi
s'empion di bacche rosse,
s'empion rivi e fossi
e a me si stringe il cuor.* * *
"I Crisantemi"
(di Marino Moretti)
Nei giardini taciti e negli orti
nascon, quasi piangendo, i fiori estremi
dall'odore amarognolo: i crisantemi,
i crisantemi per i nostri morti.* * *
"Soldato Ignoto"
(di Teresa Romei Correggi)
Un soldato ignoto
a Roma è sepolto
nessuno sa il suo nome,
nessuno sa il suo volto.
Morì con tanti altri
(così dice la Storia),
per difendere l'Italia
e darle la vittoria.
Soldato che sei morto
per questa Patria mia,
una lampada accesa
sempre per te ci sia!* * *
"Soldato Ignoto"
(di Ada Negri)
Lungo le vie dell'urbe
lentissimo passa
il carro che fiori
non porta, ma porta
i tre colori,
come ghirlanda
su piccola cassa.
Soldati lo seguono,
fanciulle lo seguono, .
anch'esse in aspetto di guerra,
croce rossa, su tunica blu.
Da vani di porte,
dai marciapiedi lucenti,
rapide genti
guardano: un cenno
di riverenza gli uomini,
un segno di croce le donne,
fra un sospiro e un brivido.
Chi è?
Un soldatino ignoto
ancor quasi un bambino;
la cassa è cosi piccola
sotto il vessillo si grande!..
Forse laggiù al paese
la mamma che lo aspetta
ch'egli sia morto non sa,
ancora non sa.
E sferruzza una calza sull'uscio,
e sorride: - A Natale verrà...* * *
"Novembre"
(di B. Grella)
E' triste questo mese!
Nella campagna spoglia
Trema sui rami, appesa,
qualche ingiallita foglia.
Nei prati brulli e arsicci
lassù sulle montagne,
sgusciano fuor dai ricci,
le lucide castagne..