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Rhaeven.
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Vorrei parlare qui di un argomento che mi sta molto a cuore, e al quale non riesco a trovare nessuna spiegazione valida.
Ogni anno vengono uccisi milioni di animali, per i motivi più disparati; ora, non li elencherò tutti, ma mi limiterò ad accennare alle motivazioni più insulse.
Cominciamo col parlare della caccia e della pesca: argomento trito e ritrito, ma che vale la pena affrontare.
Sinceramente trovo orrendo l'uccidere per sport. SPORT?! Quindi, il togliere la vita ad un animale selvatico, rientra nella stessa categoria della pallacanestro o del calcio? Roba da matti.
E poi, che divertimento ci sarà mai a fucilare un fagiano, un cinghiale o chissà quale altro animale? Che tristezza.
Passiamo ora ad una situazione che, ultimamente, si sta verificando spesso: interi branchi di animali vengono uccisi perché la specie è in sovrannumero.
Adesso, seriamente: vi sembra una cosa possibile? Sarebbe un po' come sterminare qualche migliaio di abitanti della Cina, poiché sono la popolazione più numerosa.
Molti, come motivazione, danno il fatto che, siccome sono state introdotte altre specie, l'equilibrio è stato alterato. Vi sembra quindi giusto che, per colpa di un errore umano, ci rimettano la vita decine di esseri viventi?
Senza contare che c'è già chi pensa a ristabilire l'equilibrio, senza scomodare le armi: Madre Natura.
Concludo con un fatto che capita molto spesso, che si verifica proprio nelle abitazioni di chi possiede un animale.
Mi è capitato spesso di sentire persone che, vedendo il proprio cane/gatto vecchio e malato, lo sottopongono ad un'iniezione letale.
Un po' come iniettare un composto letale nelle vene di un centenario affetto da paresi. Ma questo, per lo Stato Italiano, sarebbe reato.
L'umanità non finisce mai di sorprendermi. Cosa c'è di tanto diverso, alla fine, tra uomo ed animale? Non vivono anche loro sul nostro stesso pianeta? Non provano emozioni anche loro, anche se con le ovvie restrizioni? Non sono capaci di ragionare?
E allora, perché togliere la vita ad un uomo è considerato un grave delitto, mentre togliere la vita ad un animale viene quasi visto come un atto di carità, in questo caso?
Alla luce di fatti come questi, direi che l'essere che più si merita l'appellativo di bestia, altri non è che l'uomo che compie certe azioni spregevoli.. -
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Caro Rhaeven, concordo assolutamente con te: le stragi di animali sono inammissibili, che siano celate sotto la maschera "pulita" dell'"attività sportiva", o giustificate dalla richiesta di pellicce da parte del mercato del lusso...
Un mondo che si dice civile non dovrebbe permettere che tutto ciò ancora avvenga, autorizzando la caccia e lasciando impuniti gli squartatori di animaletti indifesi!
Riporto qui di seguito il collegamento alla sezione "Per non perdere Tempo: Campagne di sensibilizzazione sociale": se siete forti di cuore, guardate il video... QUI
Edited by Millam - 11/1/2009, 17:33. -
Rhaeven.
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Fosse solo la caccia, la responsabile. Anche gli altri motivi da me citati meritano di essere discussi: appena si parla di caccia, si scandalizzano tutti; ma nessuno pensa a quei poveri animali uccisi per delle stupidaggini - stupidaggini che si convertono in crimini, se attuati contro l'uomo. . -
Anairam.
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up!! . -
+Malvagio+.
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Anche se l'utente ha eliminato il suo profilo, mi permetto di dissentire ugualmente su una cosa. CITAZIONEMi è capitato spesso di sentire persone che, vedendo il proprio cane/gatto vecchio e malato, lo sottopongono ad un'iniezione letale.
Un po' come iniettare un composto letale nelle vene di un centenario affetto da paresi. Ma questo, per lo Stato Italiano, sarebbe reato.
L'umanità non finisce mai di sorprendermi.
Sono d'accordo con te se l'iniziezione di cui tu parli è solo una ragione per ''togliere di mezzo'' un cane ormai vecchio e malato, che non diverte più i bambini e crea solo problemi e difficoltà ai genitori. Ma nel caso in cui il cane soffrisse e fosse quello che noi definiamo ''malato terminale'', allora non posso concordare né con te, né tantomeno con le leggi del nostro stato. Perché per me non è considerabile un reato una cosa del genere, perché del tempo trascorso così, secondo me, non ha un senso. Lo dico per un essere umano, ma, dato che non vogliamo far distinzioni, per me vale per un qualunque essere vivente.. -
Larvanera.
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CITAZIONE (+Malvagio+ @ 11/10/2009, 21:20)Anche se l'utente ha eliminato il suo profilo, mi permetto di dissentire ugualmente su una cosa.CITAZIONEMi è capitato spesso di sentire persone che, vedendo il proprio cane/gatto vecchio e malato, lo sottopongono ad un'iniezione letale.
Un po' come iniettare un composto letale nelle vene di un centenario affetto da paresi. Ma questo, per lo Stato Italiano, sarebbe reato.
L'umanità non finisce mai di sorprendermi.
Sono d'accordo con te se l'iniziezione di cui tu parli è solo una ragione per ''togliere di mezzo'' un cane ormai vecchio e malato, che non diverte più i bambini e crea solo problemi e difficoltà ai genitori. Ma nel caso in cui il cane soffrisse e fosse quello che noi definiamo ''malato terminale'', allora non posso concordare né con te, né tantomeno con le leggi del nostro stato. Perché per me non è considerabile un reato una cosa del genere, perché del tempo trascorso così, secondo me, non ha un senso. Lo dico per un essere umano, ma, dato che non vogliamo far distinzioni, per me vale per un qualunque essere vivente.
L'utente eliminato tanto sono io, nessun problema
Comunque la differenza sta nel fatto che l'umano può scegliere se voler morire o no, se staccare la spina. Un animale non può scegliere, o perlomeno non possiamo conoscere la sua scelta. Quello che dico io è: è giusto togliere la vita ad un essere vivente senza consenso? Direi proprio di no.. -
+Malvagio+.
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CITAZIONEL'utente eliminato tanto sono io, nessun problema
Ah perfetto, non lo sapevoCITAZIONEQuello che dico io è: è giusto togliere la vita ad un essere vivente senza consenso? Direi proprio di no.
Beh, qua non si può dire un ''si o no'' oggettivo. Nel senso che ognuno può pensarla in maniera diversa, e ciascuno crede di essere nel giusto perchè è convinto della sua visione.
Detto questo, secondo me è giusto nel caso in cui :CITAZIONEil cane soffrisse e fosse quello che noi definiamo ''malato terminale''
Perché, secondo me, concludere un'esistenza così non ha mai senso, non è mai auspicabile e non è mai piacevole, specie se si è certi che questo avvenga in un lasso di tempo che non vada oltre 1 anno. Ovviamente l'uomo, essendo capace di intendere e di volere, deve essere cosciente di essere un malato terminale, ma per altri esseri viventi, io credo che la coscienza di ciascuno di noi possa (e debba, con mente aperta e sensibile) decidere per loro. E la mia mi spingerebbe ad agire come detto sopra..