Posts written by Millam

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    .....Mi avete lasciata senza parole, ragazzi! :sigh:
    Questi versi sono un delizioso cameo, e il sottotitolo vale l'intera composizione:
    "Quattro mani, due cuori, una poesia."

    Sono molto grata ad Eva e a Stefano per aver donato ad ARTP il frutto spontaneo e al tempo stesso raro e prezioso del loro sentimento.
    L'augurio che mi sento di rivolgere ad entrambi è di continuare così, singolarmente e come coppia.
    Perché siete meravigliosi!
    :love:
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    Buon fine settimana, Amici della nostra amata Ricerca! :rubbit6:
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    CITAZIONE (LuMPe @ 15/9/2011, 18:38) 
    Perdonate, se il mio intervento è inopportuno, cancellate pure.
    Mi spiace, dopo aver letto queste parole, per ciò che è successo. Sono certa, anzi certissima, che se si lascia passare un po' di tempo e si dialoga anche solo un po' più in là, tutto possa tornare anche forse meglio di prima. Scusate se non ho capito bene, ma mi è parso l'addio di Anairam a questo forum.

    Il tuo intervento non è assolutamente inopportuno, cara Luana, anzi, ne apprezzo moltissimo il fine nobile.
    Purtroppo, però, come già avevo accennato nell'altro topic, le dinamiche presenti nella vita reale - purtroppo o per fortuna - finiscono col permeare di sé anche la nostra ricerca, mai veramente "virtuale" e, anzi, sempre profondamente reale e umana, ...anche quando - per delicatezza o per rispetto della privacy - tali dinamiche vengono taciute.
    Avrei da scrivere non poche parole a questo riguardo, come sanno quanti sono stati partecipi, negli ultimi due anni, della mia vita e del ruolo che in essa ha avuto Mariana (mi riferisco, ad esempio, a Guido/Daniel Dolphin, Francesco/Draiker, Chiara/Enide, Stefano/Redbeard, che conoscono molto bene entrambe; tutti di persona, tranne Luca/LB-86, che non è di Roma e quando è venuto ha incontrato solo me).
    Mi limito ad assicurarti, Luana, che all'origine della scelta di Anairam (sempre che di scelta consapevole si tratti...) non ci sono semplici divergenze d'opinione emerse nel forum.
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    CITAZIONE (Anairam @ 14/9/2011, 22:40) 
    CITAZIONE (Anairam @ 28/2/2011, 21:15) 
    Ciao a tutti. :smile:

    Inizio, prima di tutto, col ringraziare per tutto ciò che ho ricevuto iniziando dal Forum, alla Founder e ai Cercatori/Cercatrici. La mia esperienza nel Forum è iniziata un anno e mezzo fa ed ho imparato tantissime cose perché non sapevo granché; anzi, non sapevo proprio niente. (xD) Sono sempre stata desiderosa di dare il mio contributo nel migliore dei modi, volendo che questo locus amoenus (per me) venisse valorificato per la sua bellezza.

    Permettete che io scriva questa espressione in latino. E' tra le poche che conosco. :rotfl:


    Ho dato molto di me stessa, esponendo pregi e difetti, cercando di aprirmi per quanto potessi farlo.
    Magari più difetti che pregi, ma questo è un altro paio di maniche. xD

    Sono grata a Giusi (non solo) per questa ragione.

    La mia ricerca finisce qui, ma continuerà per altre persone e sarà sempre più bello perché questo posticino (:love:) è, e sarà, il Custode di tanti pensieri, emozioni, lacrime e ricordi.
    Ci sarà sempre qualcosa da cercare nella vita, di questo non ho il minimo dubbio, anche perché mi sono resa conto che c'è una ricerca innata dentro di noi, spontanea.


    Lascio le mie scuse più sincere a chi ho mancato di rispetto e il mio augurio di ogni bene a tutti voi, augurandovi buona fortuna in tutto ciò che vi siete proposti di raggiungere.
    Sicuramente l'ho fatto, purtroppo.



    Chiudo, non prima di lasciare un affettuoso pensiero alla Founder, ringraziandola, di nuovo, per la pazienza avuta nei confronti di una persona che era alle prime armi.

    ...

    Non chiedo niente, anche perché non c'è niente da chiedere, tranné una cosa, che è più una "raccomandazione" sotto veste di premurosità e preoccupazione: prendetevi cura del Forum.

    La Founder, oggi stesso, mi ha detto che non è un posto dove un linguaggio troppo forbito potesse trovare spazio ed ha ragione, avendolo usato io di solito, ma... almeno un italiano corretto e pulito ci sta. No?...e tanto ordine.



    Scrivendo, mi è venuta in mente una cosa alla quale ci tengo moltissimo: L'armonia del Tempo e
    La poesia del Tempo sono le due sezioni che amo di più in assoluto, vorrei che al posto della mia moderazione ci fosse quella di Giusi.
    Te ne sarei davvero grata. So, comunque, che tu hai la gestione di tutto il Forum, ma sarei contenta perché i nostri gusti per la musica e per la poesia sono molto simili e si manterrebbe la linea che ho sempre seguito. :smile:


    Un abbraccio a tutti voi e un grande bacio.

    Al mio amore a prima vista ( IL FORUM): A PRESTO!

    Non andrò via all'improvviso. Non ci riuscirei, ovviamente.

    Qualche mese fa questo era il mio arrivederci. Finisce qui, oggi, la mia Ricerca con voi.
    Ho una sola e piccola richiesta, se posso. Vorrei che il mio account rimanesse comunque così com'è, "azzurrino", da Cercatrice, perché lo sono stata, senza, ovviamente, i poteri.
    Al Forum ci terrò sempre tanto, ma non ha più bisogno di me. Io ho dato il mio piccolo contributo.

    Per quanto riguarda le sezioni di Musica e Poesia, Giusi, ovviamente, prenderai le tue decisioni.


    Nient'altro da aggiungere.
    Ho già detto tanto.
    Buona e fortunata Ricerca, cari Cercatori del Tempo perduto...

    Con affetto, Anairam.

    Buona e fortunata sia anche la tua Ricerca, Mariana, pur se lontana da noi...
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    CITAZIONE (B Minor. @ 13/9/2011, 12:28) 
    Non mi hai affatto turbata, in quanto, prima di tutto, sono d'accordo con l'ultima parte del tuo discorso, e in quanto, inoltre, ritengo più che legittime e corrette precisazioni come queste. È giusto non oltrepassare il confine fra "dialogo" e "giudizio": ho capito che tu, leggendo alcuni dei precedenti post, hai sicuramente avuto l'impressione che esso sia stato valicato. Credo, però, che anche Mari, da parte sua, non volesse giudicare il tuo modo di sentire, o meglio: dall'esterno, mi è sembrato che vi siate sentite un po' attaccate a vicenda, sebbene l'altra non ne avesse l'intenzione, e che entrambe abbiate cercato una maniera per difendere la vostra opinione.
    Come affermava Saint-Exupéry, da Giusi già citato, purtroppo "le langage est source de malentendus" (il linguaggio è fonte di malintesi), quello scritto in particolare: è possibile, quindi, che una risposta critica, o contenente un parere differente, sia stata interpretata in maniera un po' più accesa di quanto avrebbe voluto chi l'ha pubblicata (e anche questo vale per entrambe, non per una sola). Però in fondo, fortunatamente, vi siete ritrovate d'accordo nel dire che non si può costringere qualcuno a percepire le nostre stesse emozioni, dichiarazione di apertura mentale che, credo, possa serenamente conciliare entrambe le parti.
    Sì, ho fatto di nuovo da tramite... :look: Non me ne vogliate. :look: :prr:

    Cara Eva, ti ringrazio ancora una volta e ti rispondo con le parole che avevo rivolte a Luana e che forse meglio di altre possono completare questo aspetto della presente discussione.

    CITAZIONE (Millam @ 13/9/2011, 03:00) 
    Le dinamiche presenti nella vita reale - purtroppo o per fortuna - finiscono col permeare di sé anche la nostra ricerca, mai veramente "virtuale" e, anzi, sempre profondamente reale e umana, ...anche quando - per delicatezza o per rispetto della privacy - tali dinamiche vengono taciute.
    Confido nella tua comprensione e in quella di tutti coloro che conoscono l'autenticità del mio modo di esprimermi e del mio essere.

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    CITAZIONE (B Minor. @ 13/9/2011, 12:35) 
    Oh, ma figurati, Giusi! :smile:
    ...Mi sono intromessa un'altra volta, ahah! x)

    Sei una persona così limpida, Eva... :love:


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    CITAZIONE (LuMPe @ 12/9/2011, 14:22) 
    Permettetemi di manifestarvi la mia stima. Sono diretta, devo dirvi che ciò che ho letto è una di quelle rare cose in cui mi sono imbattuta in rete in cui un gruppo di persone che si ritengono e sono amiche continuano a saper dialogare nonostante divergenze di vedute.
    Ho compreso il sentire di Millam nel momento in cui si è preso il suo pensiero per "stonato". Ci sono fatti che colpiscono nel profondo una persona, e possono lasciare indifferente un'altra. Così è il mondo, così l'uomo. Importante, come penso e dichiaro sempre nel mio scrivere in rete, è il rispetto dell'opinione altrui, così come lo stile dell'argomentazione. Insomma, mi date l'impressione di saper contenere quella naturale tendenza (per molti pura barbarie da web) a manifestare la propria opinione, anche contraria.

    Ti ringrazio, Luana, e spero che il mio precedente commento, così come queste parole, non ti appaia in contrasto con quanto osservato fin qui.
    Le dinamiche presenti nella vita reale - purtroppo o per fortuna - finiscono col permeare di sé anche la nostra ricerca, mai veramente "virtuale" e, anzi, sempre profondamente reale e umana, ...anche quando - per delicatezza o per rispetto della privacy - tali dinamiche vengono taciute.
    Confido nella tua comprensione e in quella di tutti coloro che conoscono l'autenticità del mio modo di esprimermi e del mio essere.


    CITAZIONE (B Minor. @ 12/9/2011, 19:02) 
    Ho finito proprio adesso di leggere tutti i vostri interventi in merito e quoto alla lettera quel che ha scritto Luana. È sempre un piacere sapere che, all'interno di questo forum, sia possibile esprimere la propria opinione senza essere attaccato personalmente, sebbene le critiche (costruttive, per carità) a qualsiasi punto di vista siano sempre bene accette e mai irrispettose.

    Come a Luana, sono grata anche a te, Eva, per le considerazioni rivolte all'indirizzo del nostro ARTP, sia qui che nella tag. Purtroppo la mia sensibilità e l'esperienza di "qualche" anno di vita :laugh: mi hanno imposto di scrivere nel precedente messaggio una precisazione rispetto ad un certo tipo di commento, ed ho così voluto ricordare - per chiarezza d'informazione - ciò che comunemente s'intende per "dialogo" e per "opinione".
    Mi auguro di non averti turbata e di non aver deluso le tue aspettative di armonia: dal mio punto di vista, meglio adoperarsi per salvaguardarla - l'armonia - piuttosto che rammaricarsi dopo averla irrimediabilmente perduta.

    CITAZIONE (B Minor. @ 12/9/2011, 19:02) 
    Ad ogni modo, io mi trovo più d'accordo con il sentire di Giusi: l'accostamento delle date, come lei stessa faceva notare, è stato forse l'ultimo dei passaggi mentali che le sono venuti in mente, quando ha proposto l'argomento. Con questo, intendo dire (e credo l'abbia già affermato lei, a meno che io non abbia capito male) che è stato il significato della canzone ad evocare in lei, per una questione puramente soggettiva, l'accaduto dell'undici settembre di dieci anni fa. L'avere osservato che tale giornata fosse tanto prossima - anno a parte - a quella della nascita di un cantante del calibro di Freddie Mercury deve averla convinta ad assocciare i due eventi in un unico topic, senza, per questo, limitarsi ad una "coincidenza numerica", anzi.
    Fra l'altro, Giusi sosteneva di avere forse "mescolato il sacro al profano", ma, per quanto mi riguarda, potrei smentirla: un attentato, ai miei occhi, non ha qualcosa di più sacro che un'interpretazione di "Innuendo", nella medesima maniera in cui non ritengo più profano un assolo di chitarra, piuttosto che un incendio alle Twin Towers. Non vorrei essere fraintesa: il punto è che in quel gesto terroristico non riesco a scorgere nulla di sacro; nemmeno la morte delle migliaia di persone che si ritrovarono, senza volerlo e senza saperlo, coinvolte lo è.
    Sacra è stata, eventualmente, la vibrazione, la risonanza che l'accaduto ha avuto per persone come Giusi o Luana stessa, stando a quanto hanno raccontato (io ricordo ben poco, invece, perché nel 2001 avevo solo sei anni, se si esclude un'intensa inquietudine, mista alla sensazione che qualcosa di terribile si stesse verificando a New York, come negli occhi di ogni spettatore, reale o televisivo). Sacro è il tentativo di non dimenticare, di sacralizzare la morte (vana?) di chi non c'entrava nulla con la burocrazia internazionale e le sue pecche.
    Proprio per ciò, sacro mi è sembrato anche l'accostamento di Giusi, nel suo intento di rispondere con la speranza al vorticoso trascorrere del Tempo ed al risucchio di vite umane che esso, talvolta, opera.

    Quoto Luana: wow!
    :fiQo:

    Per chi frequenta questo forum già da un po' non è certo una sorpresa leggere un simile contenuto scritto da te, Eva, con così grande proprietà di linguaggio. Questa volta, però, mi sento particolarmente lusingata, e confortata dalla tua ineccepibile comprensione del mio sentire, nonché dalla fedele interpretazione del mio scrivere. Di questo ti ringrazio, perché non sono solita dare per scontato niente, meno che mai l'attenzione e la disponibilità a farsi tramite per favorire la corretta comunicazione fra più parti.
    Quanto a certe tue considerazioni su ciò che è sacro e sulla sacralità, ...mi permetto di fare un passo indietro, perché reputo sacra sopra ogni cosa la vita umana, dono di Dio e bene infinitamente prezioso.
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    CITAZIONE (Anairam @ 12/9/2011, 08:12) 
    Giusi, ti stai convincendo di una cosa alla quale non è stato fatto riferimento.
    Nessuno, e dico nessuno, ha pensato che le tue emozioni fossero una "stonatura". Io ho parlato di accostamento e del fatto che per me stonano messi uno accanto all'altro. IO. Non siamo tutti uguali.

    CITAZIONE (Anairam @ 12/9/2011, 08:12) 
    Credo che nessuno, anzi sono sicura, abbia mancato di rispetto verso le tue emozioni.
    Spero di essere stata chiara.

    Discutere significa confrontare pareri e modi di sentire.
    Confrontare pareri e modi di sentire vuol dire esprimere la propria opinione o descrivere il proprio stato d'animo rispetto (ad esempio) ad un evento; ciò, ovviamente, implica che ci sia concordanza o discordanza in proposito.
    Concordare o dissentire è cosa ben diversa dal giudicare.
    Giudicare significa esprimere una valutazione anche morale.
    Ne consegue, quindi, che giudicare è cosa ben diversa dall'esprimere il proprio parere.
    Ovvero: una cosa è parlare del proprio sentire; altra cosa è rivendicare una pertinenza sul sentire altrui, tanto da emettere una sentenza a riguardo.

    Ebbene, Anairam: rispetto a questo preciso punto della discussione mi sento toccata nella mia insindacabile libertà di espressione del mio stato d'animo, e non ritengo che esprimere sentenze come hai fatto tu sia un modo di argomentare rispettoso della sensibilità del prossimo, di chiunque si tratti. Impatto ben diverso avrebbe avuto, infatti, l'inserimento di un limite che restringesse il campo entro il quale le tue parole avessero validità.
    Tanto per fare un esempio:

    Sento, a pelle, qualcosa di troppo diverso per poter riuscire ad affiancare questi due accaduti. Per quanto mi riguarda, ho difficoltà a metterli uno accanto all'altro.

    Edited by Millam - 13/9/2011, 03:08
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    CITAZIONE (Anairam @ 12/9/2011, 15:19) 
    CITAZIONE (Millam @ 12/9/2011, 14:47) 
    CITAZIONE (Anairam @ 12/9/2011, 08:38) 
    Cenando a quell'ora, come minimo due ore, o tre, giro ancora per casa a fare qualche cosa ed in questo modo, attraverso il movimento, catalizzo la digestione per poi andare a letto più leggera.

    ...Chissà come riposi bene, allora, Mari! Sono proprio contenta di apprenderlo! :laugh:
    :omg:

    Ehm, scusami ma non ho capito. ^^

    Non importa... Reminiscenze di qualche tempo fa...sulle quali stavo riflettendo fra me e me.


    Grazie, Eva. Il tuo ragionamento fila. :blinkk:
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    CITAZIONE (Anairam @ 12/9/2011, 08:38) 
    Cenando a quell'ora, come minimo due ore, o tre, giro ancora per casa a fare qualche cosa ed in questo modo, attraverso il movimento, catalizzo la digestione per poi andare a letto più leggera.

    ...Chissà come riposi bene, allora, Mari! Sono proprio contenta di apprenderlo! :laugh:
    :omg:


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    Sapete entrambi, Luca e Mari, che sono aperta al dialogo e amo il confronto fra le diverse opinioni di ciascuno: questo forum lo testimonia, perché se così non fosse stato (o non fosse più) scriverei in un mio personalissimo ed esclusivo blog, dove autocelebrarmi anziché tentare di rendere assimilabili da tutti sentimenti, emozioni, sensazioni che appartengono a me sola; salvo constatare - con una certa consolazione - che esistono almeno un paio di altre persone che "funzionano" come me.
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    CITAZIONE (LB-86 @ 11/9/2011, 21:38) 
    CITAZIONE (Millam @ 11/9/2011, 21:24) 
    C'è qualcosa di ben più profondo, complesso e forse impalpabile che - mi spiace doverlo evidenziare - si sente o non si sente. Il commento di Eva, fonte di riflessioni e di una grande sensibilità, come pure le poche vibranti parole di Luana, sono la conferma che, in effetti, non si tratta né di dissonanza, né di stonatura, né di triste analogia, ma di una sorta di assonanza, ovvero il collegamento - per niente casuale, fra l'altro - tra due avvenimenti così significativi. (Citazioni proprio di Luana e Eva).

    CITAZIONE (LuMPe @ 11/9/2011, 10:53) 
    Non si tratta di un nesso vero e proprio, ma di una sorta di assonanza. E' ben diverso.

    In effetti è probabile che io mi sia espresso male e abbia dato adito al pensiero che criticassi un nesso vero e proprio. invece credo che Mari abbia colto meglio ciò da me espresso e lo abbia colto negli stessi termini considerati da Giusi e Luana: "Stonano messi uno accanto all'altro."
    Esattamente là dove voi intravedete un'assonanza e un collegamento per niente casuale, io e Mari vediamo una stonatura (senza peraltro mancare di precisare che invece l'accostamento con il testo della canzone è interessante). Ovvero, senza dispiacere nell'evidenziarlo, non lo sentiamo :laugh:

    Forse mi disturba pensare alle mie emozioni come ad una "stonatura"...

    CITAZIONE (LB-86 @ 11/9/2011, 21:38) 
    CITAZIONE (Millam @ 11/9/2011, 21:24) 
    Mari scrive:
    CITAZIONE (Anairam @ 11/9/2011, 11:00)
    C'è, a pelle, qualcosa di troppo diverso per poter riuscire ad affiancare questi due accaduti. Stonano messi uno accanto all'altro.

    Benissimo: evidentemente la sua pelle ha uno spessore diverso dal mio! Quando ho avuto davanti agli occhi le immagini del video di "Innuendo" sono rimasta senza fiato e senza muovere alcun gesto per qualche minuto.

    Evidentemente la nostra pelle ha uno spessore diverso, sì...

    CITAZIONE (LB-86 @ 11/9/2011, 21:38) 
    CITAZIONE (Millam @ 11/9/2011, 21:24) 
    E' ovvio che a un primo sguardo venga da esclamare che ho mescolato "il sacro col profano" o che sia un gesto di poco rispetto per le vittime della strage dell'11 settembre 2001 associare tristemente ad esse un cantante di musica rock, pur se si tratta di un colosso come il leader dei Queen. Ma qui siamo su ARTP, non su facebook, dove si combattono inutili e superficialissime battaglie a suon di link! Qui siamo un gruppo sparuto di persone che pensano, riflettono, scavano dentro di sé, sentono - col cuore, con l'anima! - ciò che altri neppure si soffermano ad immaginare...

    Premettendo che nessuno ha esclamato allo scandalo per un accostamento di sacro e profano tanto improbo, hai perfettamente ragione. Non siamo su facebook ma su ARTP. Siamo un gruppo sparuto di persone che pensano, riflettono, scavano dentro di sé, sentono - col cuore, con l'anima! - ciò che altri neppure si soffermano ad immaginare.... E che grazie a Dio lo fanno in maniera diversa, esprimendo opinioni diverse ma non per questo meno ragionate, meno personali, più superficiali...semplicemente diverse.
    Un argomento viene proposto, delle opinioni vengono espresse: il cuore pulsante di ARTP.
    Come giustamente dici:

    CITAZIONE (Millam @ 11/9/2011, 21:24) 
    Ciò non significa affatto che tutti dobbiamo cogliere ciò che è puramente soggettivo o che tutti dobbiamo sentire allo stesso modo

    Perfetto. Allora non ha senso, però, che riteniate fuori luogo - addirittura "stonato" - ciò che altri sentono intimamente connesso.
    Non si tratta di affiancare eventi diversi per importanza storica o per significato: semplicemente ho trovato nei versi della canzone dei Queen qualcosa che mi ha riportata istintivamente alla tragedia dell'11 settembre. Punto.
    Ho poi accostato le due date - quella della nascita di Freddie Mercury e quella degli attentati in U.S.A. - quasi per portare in evidenza la ciclicità della vita, che con una mano dà e con l'altra toglie, e a poco serve risentirsi di ciò, visto che - quasi sempre almeno - essa ci ripropone per assonanza o per contrasto - come in un gioco talvolta allegro talvolta doloroso - eventi fra loro apparentemente distanti anni luce, ma sempre destinati a darci forti emozioni, che il Tempo può solo far rivivere.
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    CITAZIONE (LuMPe @ 11/9/2011, 20:14) 
    Condivido appieno l'appassionata argomentazione di Millam.
    La tua percezione era "oltre", e non è difficile coglierla. Almeno per me, che resto come te a volte abbacinata dinanzi a ciò che riesce a toccare particolari corde interiori e farle vibrare.
    Plaudo alla tua sensibilità, cara scrittrice e traduttrice di testi. Perchè osservi e mai vedi o guardi soltanto.

    Ti ringrazio, Luana, e mi solleva trovare riscontro nelle tue toccanti parole.

    CITAZIONE (LuMPe @ 11/9/2011, 20:14) 
    Pensando alla tragedia di quel giorno, ricordo che persi un chilo per il dolore. Sì, sembrerà impensabile.
    Adoravo New York, che avevo visto solo 4 anni prima, rimasi come scioccata dinanzi al crollo di un ideale, di un sogno. Ecco ciò differenzia questo evento da tutti gli altri. Ve ne possono essere di altrettanto dolorosi, o anche peggiori di questo. Ma l'11 settembre 2011 ha in sè qualcosa di tragicamente unico, purtroppo.

    Cara Luana, il tuo corpo reagì ad un trauma della mente e del cuore: non è impensabile!
    Siamo un tutt'uno, e infatti a volte mi sento senza pelle, tanto mi feriscono parole, modi di fare, eventi. Purtroppo "funziono" così.
    Quell'11 settembre di dieci anni fa persi la forza e la voglia di fare. Lo ricordo come fosse ora.
    Nelle settimane successive annullai impegni e rimisi in discussione progetti a lungo termine che riguardavano non solo me.
    La mia vita subì uno scossone fortissimo, perché qualcosa da dentro mi ripeteva che niente sarebbe stato più lo stesso.
    Non "solo" erano morte migliaia di persone innocenti e inconsapevoli... Come te, Luana, anche io "rimasi come scioccata dinanzi al crollo di un ideale, di un sogno".

    CITAZIONE (LuMPe @ 11/9/2011, 20:14) 
    Ecco ciò differenzia questo evento da tutti gli altri. Ve ne possono essere di altrettanto dolorosi, o anche peggiori di questo. Ma l'11 settembre 2011 ha in sè qualcosa di tragicamente unico, purtroppo.

    Concordo. Infatti, malgrado allora - dopo qualche incertezza - i sistemi di difesa della mente umana abbiano poi ripreso a funzionare e gli ingranaggi si siano pian piano rimessi in moto, le mie corde interiori continuano ancora oggi ad essere toccate e a vibrare per questo evento in modo tragicamente unico, senza che il Tempo nulla possa per disperderne dolore e memoria.
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    CITAZIONE (Anairam @ 11/9/2011, 11:00) 
    CITAZIONE (LB-86 @ 11/9/2011, 10:45) 
    Trovo piuttosto interessante il collegamento fra il testo della canzone e una sorta di risposta all'11 settembre.
    Tuttavia, sarà per la mia mentalità più terra-terra, io personalmente non accosterei i due eventi per nulla al mondo, nè come importanza storica nè come significato...

    Mi trovo d'accordo con Luca. C'è, a pelle, qualcosa di troppo diverso per poter riuscire ad affiancare questi due accaduti. Stonano messi uno accanto all'altro.

    Forse non ho saputo spiegare cosa, a pelle, la mia sensibilità ha colto in due eventi - apparentemente così distanti l'uno dall'altro - tanto da avvicinarli e ricordarli insieme...
    Il trait d'union tra Freddie Mercury e la tragedia dell'11 settembre è rappresentato dal testo della canzone "Innuendo": non certo dalla vicinanza di due date sul calendario! Chi mi conosce davvero non potrebbe fermarsi a questo.
    C'è qualcosa di ben più profondo, complesso e forse impalpabile che - mi spiace doverlo evidenziare - si sente o non si sente. Il commento di Eva, fonte di riflessioni e di una grande sensibilità, come pure le poche vibranti parole di Luana, sono la conferma che, in effetti, non si tratta né di dissonanza, né di stonatura, né di triste analogia, ma di una sorta di assonanza, ovvero il collegamento - per niente casuale, fra l'altro - tra due avvenimenti così significativi. (Citazioni proprio di Luana e Eva).
    E' ovvio che a un primo sguardo venga da esclamare che ho mescolato "il sacro col profano" o che sia un gesto di poco rispetto per le vittime della strage dell'11 settembre 2001 associare tristemente ad esse un cantante di musica rock, pur se si tratta di un colosso come il leader dei Queen. Ma qui siamo su ARTP, non su facebook, dove si combattono inutili e superficialissime battaglie a suon di link! Qui siamo un gruppo sparuto di persone che pensano, riflettono, scavano dentro di sé, sentono - col cuore, con l'anima! - ciò che altri neppure si soffermano ad immaginare...
    Mari scrive:
    CITAZIONE (Anairam @ 11/9/2011, 11:00) 
    C'è, a pelle, qualcosa di troppo diverso per poter riuscire ad affiancare questi due accaduti. Stonano messi uno accanto all'altro.

    Benissimo: evidentemente la sua pelle ha uno spessore diverso dal mio! Quando ho avuto davanti agli occhi le immagini del video di "Innuendo" sono rimasta senza fiato e senza muovere alcun gesto per qualche minuto. Immediatamente il mio inconscio ha portato a livello consapevole ciò che sappiamo essere all'origine delle stragi di New York e Washington: Al Quaeda e le forze terroristiche mediorientali (io, almeno, sono convinta di questa verità; le altre fantasiose ricostruzioni restano ancora, per me - e non soltanto per me - delle miserabili e inverosimili ipotesi).
    Non conoscendo l'inglese, mi sono poi premurata di cercare una traduzione del testo della canzone. Da brava traduttrice, inorridendo per la pessima versione in italiano, mi sono messa a riordinare - a senso - le parole, mal disposte da chi aveva cercato di risolvere un "puzzle" troppo difficile per lui... e allora ogni "tessera" è andata al proprio posto, dando senso compiuto (secondo la sottoscritta, è chiaro!) alla mia percezione del video.
    Ciò non significa affatto che tutti dobbiamo cogliere ciò che è puramente soggettivo o che tutti dobbiamo sentire allo stesso modo. ...D'altra parte, come scriveva Saint-Exupéry ne "Il Piccolo Principe", l'essenziale è invisibile agli occhi."

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    Scorrendo on line le immagini della tragedia di cui il mondo civile commemora oggi il decimo anniversario, sono stata attratta, fra tutte, da una, simbolicamente molto intensa e, per questo, particolarmente significativa. Ho pensato di aggiungerla in fondo al post di apertura di questo topic, e la ripropongo anche qui di seguito. Si tratta di una foto che induce alla speranza oltre che al ricordo, e ciò l'ha distinta ai miei occhi tanto da preferirla a tutte le altre.
    Nel medesimo sito, ho trovato anche un articolo che mi è sembrato in sintonia con lo spirito del pezzo di Freddy Mercury: una storia che sembra una favola, se non fosse per tutto l’orrore di quel tragico evento; un racconto di vita vissuta, simbolo di chi vuole guardare avanti, di chi ha continuato e continuerà a provarci... fino alla fine dei tempi.


    tribute-in-light-2-large

    Tribute in light





    Stati Uniti: l’ultima sopravvissuta dell’11 settembre

    L’elemento più straordinario della sua storia in quel mattino di settembre è il tempo: quello che ha trascorso inspiegabilmente dentro la Torre Nord mentre i piani alti bruciavano e centinaia di altre persone fuggivano e quello che è stata costretta a passare sotto le macerie dopo il crollo e prima di essere salvata.
    Un’ora e mezza chiusa nell’ufficio, incapace di uscire prima di farlo, all’ultimo momento per poi rimanere incastrata per 27 ore sotto un’armatura di metallo e cemento che, pensava, sarebbe diventata la sua tomba.

    Genelle Guzman McMillan era al posto sbagliato nel momento sbagliato e ha sbagliato tutte le mosse (non ha abbandonato la sua scrivania quando avrebbe dovuto); tutte, ma non l’ultima: ha resistito, nonostante le ferite, non si è lasciata andare ed è (letteralmente) reborn, rinata.

    Quando i soccorritori l’hanno raggiunta alle 12.30 del 12 settembre, un giorno dopo il crollo delle Torri, hanno pensato a un miracolo. Che si trattasse di quello, lei ne è stata certa qualche tempo dopo, quando si è resa conto che quell’uomo che diceva di chiamarsi Paul e che le aveva tenuto la mano sotto le macerie non si era fatto mai più vivo per salutarla. Che non fosse mai esistito? Un angelo? Non a caso, Angel in the Rubble s’intitola il libro che Genelle ha appena pubblicato.

    L’ultima sopravvissuta, l’ultima persona a essere estratta viva dalla macerie, dieci anni dopo non si recherà a Ground Zero per ricordare quella mattina. Sarà nella sua parrocchia, ad assistere alla funzione religiosa, a cantare e a pregare. In questo decennio, ha preferito evitare le cerimonie di commemorazione. “Se erano in un giorno feriale, io andavo al lavoro”. Ora, con il decimo anniversario, i riflettori si riaccendono su questa donna originaria di Trinidad, e Genelle è costretta a ricordare la sua drammatica avventura.

    Lo fa con il sorriso e con un tratto di ingenuità. Come quando continua a ripetere di non avere ancora capito perché avesse deciso di rimanere dentro il suo ufficio nonostante l’aereo avesse colpito la Torre per poi aggiungere che, forse, aveva paura che il suo capoufficio potesse farle delle storie se avesse abbandonato il posto di lavoro.

    Lei era al 64° piano e mentre molti altri scappavano sul pianerottolo a fianco. Giselle rimase a guardare in televisione quello che stava accadendo qualche decina di metri sopra la sua testa. Ma aveva paura di uscire. “Se me ne vado, mi pagheranno lo stesso questo giorno di lavoro?” si chiedeva la donna che non si era resa conto di essere nel mezzo della Storia, spettatore e allo stesso tempo protagonista (allora, ancora inconsapevole) del giorno che avrebbe cambiato l’America.

    Quando capì, quando si decise a fuggire, era troppo tardi. Le tonnellate di macerie le piombarono addosso. Dopo quel terremoto che lei, nonostante tutto, non n si aspettava che arrivasse, rimase nel silenzio e nel buio. Pregava di non perdere la vita, le gambe, le braccia. Il momento più brutto? E’ stato quando mi sono resa conto che ero sepolta viva, risponderà poi a chi glielo chiederà.

    Per 27 ore rimase in quella tomba collettiva, in quella fossa comune che erano diventati i resti delle Twin Towers dopo il crollo. Poi arrivò Paul, l’Angelo. Poi arrivarono I Nostri, i Soccorritori. L’incubo di Genelle, impiegata all’ufficio dell’autorità Portuali di New York, era finito. Una storia che sembra una favola, se non ci fosse tutto quell’orrore intorno; una novella alla Frank Capra, con quella suggestione mitica della seconda chance, della nuova possibilità di ricostruirsi una vita dopo che si è stati in prossimità delle porte degli inferi.

    Nelle sue interviste, Genelle Guzman McMillan racconta la sua percezione dell’America. “Dopo l’11 settembre, per un paio di anni, la gente sembrava cambiata. Ti fermava sui treni, o per strada e ti chiedeva come stavi. Ora, sono tutti tornati ai loro affari. Non c’è più quell’atmosfera”.



    Michele Zurleni, giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori.


    Fonte.
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