Sì, mi riferisco alle tesi complottiste che sono praticamente proliferate in ambiente americano e fuori. Secondo la più fantasiosa di queste, gli attentati dell'11 sarebbero stati organizzati e favoriti dagli stessi servizi segreti americani, e che le notizie di tutti gli aerei dirottati non sarebbero che artificiose costruzioni.
A me è sembrato che 2 di quegli aerei siano stati intercettati e abbattuti dai caccia americani, quello schiantatosi contro il Pentagono e quello precipitato in un campo. Ecco, secondo me potrebbe darsi, e dico potrebbe, che per ragioni di sicurezza siano stati eliminati, ben sapendo che il sacrificio di alcune centinaia di passeggeri sarebbe valsa la vita di migliaia di altri. Non che questi ultimi avessero più diritto di vivere, non fraintendete. Insomma, capirei, pur non condividendo, un'azione come quella.

LB86 (oddio, dimmi il tuo nome se puoi), sono curiosa di sapere a quale premio Nobel tu ti riferisca

The sound of silence era perfetta per quel momento.

Uhm, devo essere poco aggiornata sull'argomento... A cosa fai riferimento, Luana? ^^

Giusi, ti stai convincendo di una cosa alla quale non è stato fatto riferimento.
Nessuno, e dico nessuno, ha pensato che le tue emozioni fossero una "stonatura". Io ho parlato di accostamento e del fatto che per me stonano messi uno accanto all'altro. IO. Non siamo tutti uguali. Prendiamo come esempio, in maniera molto banale e leggera, per niente importante come la situazione in cui ci troviamo, un video dove scorrono le opere di un pittore sulle note di una canzone. A me l'insieme può donare infinite emozioni, a te, invece, potrebbe sembrarti stonato l'insieme. Non c'è niente di male. Se tu dovessi ritenere stonato l'insieme io non mi offenderei, o altro, per niente. E tanto meno riterrei che tu abbia considerato le mie emozioni "stonate". Non posso obbligarti a sentire le mie stesse emozioni.

Credo che nessuno, anzi sono sicura, abbia mancato di rispetto verso le tue emozioni.
Spero di essere stata chiara.


Abbiamo solo espresso un'opinione, Giusi. Non c'è bisogno nemmeno che tu debba argomentare il motivo per il quale hai trovato emozioni in questo collegamento.
A me fa piacere leggere qualcosa di diverso da quanto potrei scrivere o pensare io.
Credo che non sia stato fatto niente di male e/o di irrispettoso nei tuoi confronti. Mi auguro che non sia stato percepito questo da parte tua perché così non è. Se avevi dei dubbi, cancellali.

Il trait d'union tra Freddie Mercury e la tragedia dell'11 settembre è rappresentato dal testo della canzone "Innuendo": non certo dalla vicinanza di due date sul calendario! Chi mi conosce davvero non potrebbe fermarsi a questo.

C'è qualcosa di ben più profondo, complesso e forse impalpabile che - mi spiace doverlo evidenziare - si sente o non si sente. Il commento di Eva, fonte di riflessioni e di una grande sensibilità, come pure le poche vibranti parole di Luana, sono la conferma che, in effetti, non si tratta né di dissonanza, né di stonatura, né di triste analogia, ma di una sorta di assonanza, ovvero il collegamento - per niente casuale, fra l'altro - tra due avvenimenti così significativi. (Citazioni proprio di Luana e Eva).

Non si tratta di un nesso vero e proprio, ma di una sorta di assonanza. E' ben diverso.

Mari scrive:

Benissimo: evidentemente la sua pelle ha uno spessore diverso dal mio! Quando ho avuto davanti agli occhi le immagini del video di "Innuendo" sono rimasta senza fiato e senza muovere alcun gesto per qualche minuto.

E' ovvio che a un primo sguardo venga da esclamare che ho mescolato "il sacro col profano" o che sia un gesto di poco rispetto per le vittime della strage dell'11 settembre 2001 associare tristemente ad esse un cantante di musica rock, pur se si tratta di un colosso come il leader dei Queen. Ma qui siamo su ARTP, non su facebook, dove si combattono inutili e superficialissime battaglie a suon di link! Qui siamo un gruppo sparuto di persone che pensano, riflettono, scavano dentro di sé, sentono - col cuore, con l'anima! - ciò che altri neppure si soffermano ad immaginare...

Ciò non significa affatto che tutti dobbiamo cogliere ciò che è puramente soggettivo o che tutti dobbiamo sentire allo stesso modo