Quella voglia di farcela a tutti i costi...

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  1. Arwen Lynch
     
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    si cerco il tempo per riuscire a realizzare qualcosa, per riuscire ad esprimermi nel migliore dei modi, e faccio di tutto per riuscire dove comincio qualcosa, in internet è facilissimo, ma nella vita purtroppo...le cose si fanno più complicate, la ricerca di un lavoro, di esprimere quello che sono e soprattutto riuscire a realizzare i miei sogni (che sono tantissimi), con la scrittura, l'approfondimento dei fatti sociali e politici che stanno scuotendo il nostro tempo...sono impegnata e noioisissima lo so...ma sono fatta così :)
     
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    CITAZIONE (Arwen Lynch @ 18/10/2009, 01:18)
    si cerco il tempo per riuscire a realizzare qualcosa, per riuscire ad esprimermi nel migliore dei modi, e faccio di tutto per riuscire dove comincio qualcosa, in internet è facilissimo, ma nella vita purtroppo...le cose si fanno più complicate, la ricerca di un lavoro, di esprimere quello che sono

    Avere voglia di farcela a tutti i costi è quella marcia in più che può fare la differenza quando si affronta un percorso in salita, tortuoso e disseminato di ostacoli.
    Certamente, come tu stessa affermi, Arwen, la vita reale richiede assai più di quanto serve per avere "successo" nel mondo virtuale: forse è proprio per questo motivo che, purtroppo, si è soliti riscontrare molta competitività e poca tolleranza nell'ambiente dei forum. Si tratta, credo, di un meccanismo di compensazione che tende a confondere una sorta di passatempo con un vero e proprio lavoro. E così scatta la "lotta per il potere", l'ambiziosa "scalata ai vertici della classifica", l'arroganza e l'autoritarismo di chi si sente, finalmente, in una posizione di superiorità e vuole usarla per schiacciare gli altri.
    Io penso, però, che chi possiede delle motivazioni forti, come la tua, Arwen, prima o poi arriva alla meta agognata: magari stanco e incredulo, ma arriva.

    CITAZIONE (Arwen Lynch @ 18/10/2009, 01:18)
    e soprattutto riuscire a realizzare i miei sogni (che sono tantissimi), con la scrittura, l'approfondimento dei fatti sociali e politici che stanno scuotendo il nostro tempo...sono impegnata e noioisissima lo so...ma sono fatta così :)

    I tuoi sogni e i mezzi attraverso i quali vorresti realizzarli sono tuoi, e nessuno può pensare di reputarli eccessivi o noiosi: tu per prima. Devi amarli, invece, perché sono la parte più spontanea di te, sono il tuo sguardo limpido verso il futuro: limpido, perché non offuscato dai limiti della razionalità.
    I sogni vanno rispettati, anche se poi siamo costretti ad adattarli alla realtà, facendo inevitabili ridimensionamenti e, talvolta, frustranti rinunce.
    Non ritenerti "noiosissima": l'essere "impegnata", almeno qui tra noi, non è certo un punto a sfavore, visto che la ricerca del Tempo perduto non è assolutamente un compito banale...
     
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  3. Arwen Lynch
     
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    Beh ovvio, naturalmente nella vita di ostacoli ce ne sono tanti, nel lavoro ahimè nota dolente sigh! se non hai le conoscenze giuste ti sogni il pane a tavola, se ce li hai hai tutte le porte aperte, eppure il lavoro è un nostro diritto, solo che qui viene visto come un atto di grazia, un favore del politico di turno...oddio non voglio mettermi a parlar di politica sennò mi arrabbio...va bene...è la vita d'altronde, è anche piena di ostacoli da superare...purtroppo :(
     
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  4. ~A Change of Pace.
     
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    CITAZIONE (Arwen Lynch @ 18/10/2009, 04:19)
    Beh ovvio, naturalmente nella vita di ostacoli ce ne sono tanti, nel lavoro ahimè nota dolente sigh! se non hai le conoscenze giuste ti sogni il pane a tavola, se ce li hai hai tutte le porte aperte, eppure il lavoro è un nostro diritto, solo che qui viene visto come un atto di grazia, un favore del politico di turno...

    Quello che dici mi ricorda tanto la vita in Sicilia, dove purtroppo la gente, quando va a votare, sceglie esclusivamente in base ai ''favori'' che (spera) le verranno fatti. Anche se in fin dei conti, visti i risultati alle elezioni, non è che la gente del resto d'Italia pensi granché quando va alle urne. Ma pazienza..


    Per il resto del discorso concordo con Millam; però mi chiedo, perchè dici di essere noiosissima? In primis le tue passioni mi sembrano davvero molto interessanti
    CITAZIONE
    con la scrittura, l'approfondimento dei fatti sociali e politici che stanno scuotendo il nostro tempo

    e sottolineo molto, e comunque secondo me l'importante è non annoiare noi stessi, inseguendo qualcosa di facilmente raggiungibile ma che non desideriamo davvero.
    Dimenticare i nostri sogni, quello si che rende la nostra vita noiosa. Invece inseguirli con la voglia di farcela a tutti i costi è ciò che prima o poi ti premia e ti realizza.
     
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  5. Arwen Lynch
     
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    è vero ma sai, alla gente certe cose non piacciono per esempio dove vivo io la principale occupazione è cercare marito o cercare di sposarsi il prima possibile, ah e c'è anche chi cerca il marito a colei che non ce l'ha, si quello che dici è giusto, io non sono noiosa è vero, ma nella cittadina dove vivo (abito in un paesino dove peraltro non c'è nulla apparte il mare) una persona come me la trovano strana e noiosa, forse perchè mi distinguo dalla massa? Beh ovviamente può essere anche perchè no? Di certo ho l'orgoglio di dire che ho degli interessi ciò che loro non hanno, e questo almeno in parte mi rende felice :)
     
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  6. Anairam
     
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    Quella voglia di farcela a tutti i costi... sapessi quante volte ho provato questa sensazione che mi ha motivato ad andare avanti,a superare tutte le difficoltà nonostante i miei 17 anni!!
    CITAZIONE
    e soprattutto riuscire a realizzare i miei sogni (che sono tantissimi), con la scrittura, l'approfondimento dei fatti sociali e politici che stanno scuotendo il nostro tempo...sono impegnata e noioisissima lo so...ma sono fatta così :)

    Gli ostacoli che incontriamo durante il percorso della vita sono spesso duri e ci sono dei momenti quando manca la forza per andare avanti,ma non si sa come, all'improvviso ,ti carichi di un'energia che non sai da dove viene!
    E ti rimetti in gioco,rischi ancora nonostante la paura di cadere ci sia,te ne freghi(almeno qualche volta io ho fatto così)!
    La cosa diventa più crudele quando sei da solo e quando speri che nel momento della caduta ci sia una persona che tenda la sua mano per prenderti!
    Quanto fa male,quando non c'è!
    I sogni vanno inseguiti nonostante la loro natura,se non sogni più non vivi più.
    In questo mondo pieno di cattiveria ed indifferenza, i propri sogni sono l'unica fonte di speranza che ci rimane!!!
    Alla fine,ho notato,che si puo' benissimo andare avanti da soli,sempre ma sempre troviamo quella voglia di farcela a tutti i costi in NOI...
    Nessun altro potrà mai capirti fino in fondo e starti accanto sempre:è difficile!
    Perciò amare i propri sogni è l'unica cosa che rimane da fare.

    Edited by Anairam - 15/6/2010, 11:30
     
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  7. pulsar.f64
     
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    Avercene giovani così noiosi...
    Questo è un periodo strano e contraddittorio, per certi aspetti anche molto stimolante, ma pieno di falsi idoli, pericolosissimo.
    Si fa un gran parlare di crisi economica, di stallo, di recessione. Non è materia mia, non discuto. Mi limito a osservarne (e subirne) gli effetti.
    Non sempre, però, si sottolinea con altrettanta decisione un'altra crisi, più subdola e profonda, più estesa e devastante, sicuramente più difficile da sanare: la crisi di valori. Se ne parla soltanto in occasione di fatti di cronaca eclatanti, nei commenti a caldo. Poi, cessato il clamore, si preferisce il basso profilo, il silenzio. Forse anche per calcolo. L'argomento è ovviamente immenso, impossibile esaurirlo qui.

    Quelli che stiamo vivendo sono anni schizofrenici, di malessere affogato nel superfluo, di insoddisfazione blandita con profumati deodoranti mentali.
    Ci riempiamo di telefonini e parabole ma piangiamo miseria, compriamo nei discount ma buttiamo cibo avanzato. Questa epoca mi ricorda molto da vicino il periodo a cavallo tra la fine dell’'800 e l’inizio del secolo scorso, quando ci fu la reazione al Positivismo (caratterizzato dalla fede assoluta nella scienza e nel progresso esasperato) e le coscienze mutarono colore, approdando rapidamente ad un senso di vuoto, di angoscia. A una disillusione profonda.
    Oggi come allora ci attanaglia una sorta di “male di vivere”, in molti casi senza che nemmeno ce ne accorgiamo. Le cattive notizie, le piccole delusioni, le ingiustizie, le ansie quotidiane, anche quando non ci riguardano direttamente, sono gocce di cianuro che avvelenano l’animo lentamente ma inesorabilmente. Per istinto abbiamo la tendenza a non pensare troppo alle nostre insicurezze quotidiane, che cerchiamo di seppellire con mille altre distrazioni.
    Ma esse restano nel nostro inconscio e ogni tanto tornano a galla senza preavviso, portandosi appresso quel senso di disagio, di inspiegabile frustrazione che talvolta ci assale senza un motivo apparente e si manifesta in vari modi: stanchezza, aggressività, depressione, apatia.
    Come se non bastasse, taluni, per non farsi mancare proprio niente, vivono rapportandosi a modelli sbagliati, eccessivi, spesso fittizi, e sprecano il loro tempo inseguendo obiettivi fasulli e correndo continuamente il rischio di fallire quelli reali.
    Il mondo che ci circonda, a dire il vero, induce a questo. Si deve essere vincenti, trendy, pieni di soldi, abbronzati e magri. Addominali a tartaruga per gli uomini, seni Michelin per le donne. E c’è chi ci casca e alimenta il proprio senso di impotenza perché perde di vista sé stesso e si proietta su qualcuno (o qualcosa) di irraggiungibile.

    Io penso che un buon punto di partenza sia l’autoaccettazione. Non si deve percepire la normalità come mediocrità, non deve passare la tesi che un progetto di vita o è faraonico o non è degno.
    Troppa gente confonde la normalità, la semplicità, con la povertà di spirito. Invece è proprio il contrario.
    Normalità e semplicità sono due conquiste dell'animo umano e, come tali, non sono facili da raggiungere.
    Essere veline o perdigiorno è sicuramente più facile che essere studentesse diligenti o mamme premurose o mariti fedeli. Ma non vale la pena invidiare i primi pensando di essere “semplicemente” questi ultimi.

    E’ storia vecchia, vecchissima, lo so. Ne parlava già Socrate. Ma è attuale più che mai. Credo che ciascuno debba essere il metro di sé stesso. Io non posso vivere pensando di accumulare le ricchezze di Bill Gates o mettermi in concorrenza creativa con Leonardo Da Vinci. Sarei già oggi un fallito senza appello. Se sostengo un esame o gioco a calcio e dò il meglio di me ma non vinco, la mia coscienza deve essere a posto. Ho fatto quanto potevo, quanto era lecito aspettarsi da me. Punto. E, viceversa, se vinco ma so benissimo di non aver meritato, devo essere onesto nell’ammettere (almeno a me stesso) che devo fare di più, non devo accontentarmi.

    A proposito della voglia di farcela a tutti i costi, ti cito un caso concreto. Tra un po' dovrei partecipare a un concorso per Dirigente nell'ente in cui lavoro.
    Il massimo livello. Ma la qualità della vita? Sicuramente avrebbe un deterioramento notevole. Per cui non so se farò il concorso, preferisco tentarci tra 10, 15 anni, adesso sento che la mia vita è fuori, non in ufficio. L'ambizione va bene, ma quando ha il sopravvento su tutto diventa arrivismo e avidità.

    Come temevo, mi sono dilungato. Mi avvio a concludere.
    Per usare una metafora (reminiscenza degli studi universitari fatti nei beati anni giovanili), noi siamo tenuti a un'obbligazione di mezzi non a un'obbligazione di risultato. Dobbiamo, in altre parole, dare il meglio di noi stessi con il massimo impegno possibile: quello - secondo me - è il vero risultato.
    E ciò non appaia riduttivo. Così facendo potremmo addirittura superare il "modello" astratto. Ma questa dev'essere un'eventualità, non un obbligo.
    Se non vogliamo fare la fine di Icaro dobbiamo imparare a riconoscere il nostro cielo e godercelo senza remore e senza rimpianti.
     
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6 replies since 18/10/2009, 00:18   615 views
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