Maltempo: Italia in ginocchio, Roma allagata.

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    L'ondata di maltempo che da due giorni ha investito l'Italia ha causato anche oggi danni ingentissimi, situazioni di emergenza in numerose citta' e persino una vittima in provincia di Roma.
    E' stata infatti la capitale la piu' colpita dal forte vento e dai temporali che da ieri non hanno lasciato tregua: una donna e' morta nella sua auto finita in un sottopassaggio allagato a Monterotondo, alla periferia Est della citta'.

    Fin dalle prime ore del giorno, in particolare, proprio a Roma la situazione e' apparsa subito critica (consolari allagate, traffico in entrata in citta' completamente bloccato, alberi e rami caduti sulla carreggiata, Tevere e Aniene gonfi e in qualche caso tracimati anche in zone centrali) tanto da spingere le autorita' a consigliare ai cittadini di non prendere l'auto se non per motivi piu' che necessari.
    Nei pressi della stazione Tiburtina di Roma una donna al settimo mese di gravidanza, rimasta intrappolata nella sua auto in un sottopasso allagato, e' stata salvata dai vigili del fuoco.
    Nella capitale sono state centinaia le chiamate ai vigili del fuoco cui si sono aggiunti pompieri provenienti anche dalle altre regioni; il sindaco Gianni Alemanno ha annunciato che chiedera' lo stato di calamita' naturale per Roma. Alemanno ha aggiunto che la situazione dei fiumi e' sotto monitoraggio e che e' sotto stretto controllo anche la foce del Tevere.

    In Umbria il Tevere e' in piena e si attende un'ulteriore ondata, perche' con il passare delle ore la pioggia non accenna a diminuire.

    I temporali che da ieri imperversano sulla Calabria hanno causato un incidente stradale nel quale e' morto un giovane alle porte di Catanzaro.

    A Venezia si e' ripetuto ancora il fenomeno dell'acqua alta; sommerse dalla neve molte regioni del Nord come Friuli Venezia Giulia, Val d'Aosta, Trentino Alto Adige (ma in provincia di Bolzano le strade sono libere) e alto Piemonte.
    A Gallio, in provincia di Vicenza, una ragazzina di 13 anni e' rimasta ferita, mentre stava andando a scuola, dalla caduta di un grosso blocco di neve scivolato da un tetto di un albergo.

    Un vero e proprio nubifragio ha investito Matera questa mattina, proprio nell'ora in cui le persone andavano al lavoro e a scuola.
    Basilicata, Puglia e Sicilia, in particolare Catania e Messina, sono spazzate da forti venti di scirocco e i collegamenti con le isole nel Golfo di Napoli subiscono forti disagi: Ischia e Procida sono isolate.


    Aggiornamento delle ore 23.51 del giorno 11/12/2008

    La capitale completamente allagata, con le strade che portano in città bloccate dal traffico in tilt, i fiumi dell'Italia centrale a rischio esondazione, le linee ferroviarie bloccate per ore, le coste delle regioni meridionali spazzate da mareggiate e venti violentissimi, le regioni del nord ancora sotto la neve. L'ondata di maltempo proveniente dal nord Europa ha messo in ginocchio il paese: danni dal Piemonte alla Sicilia, vigili del fuoco costretti a oltre 3mila interventi di soccorso nelle ultime 24 ore, una donna morta dopo esser rimasta intrappolata nella sua auto in un sottopassaggio allagato in provincia di Roma, un'altra incinta di 7 mesi salva per miracolo, un uomo stroncato da un infarto in Calabria dopo che un albero è caduto sulla sua auto e una donna in Sicilia per lo spavento dopo che le si era allagata la casa.
    E non è ancora finita: l'onda di piena del Tevere arriverà domani nella capitale e solo allora si saprà se il pericolo di un'esondazione in città è scongiurato del tutto.

    La buona notizia arriva dalla Cgil, che ha revocato, a livello nazionale, lo sciopero delle ferrovie in programma domani. Mentre il ministro delle Infrastrutture Matteoli ha differito con un'ordinanza lo sciopero nel settore aereo indetto per domani da alcune sigle sindacali.

    "E' una situazione seria, molto critica - ammette il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, che ha riunito il Comitato operativo per monitorare costantemente la situazione - ma al momento non c'é allarme. Stiamo gestendo l'emergenza con grande professionalità e dobbiamo tenere la guardia molto alta".
    Nonostante l'impegno di migliaia di uomini e gli avvisi meteo diffusi nei giorni scorsi in modo che tutte le strutture locali fossero allertate, la perturbazione ha colpito in modo pesante.
    E questo non solo per la violenza dei fenomeni.
    "Sono 50 giorni che piove e nevica senza risparmiare alcuna parte del Paese. Evitare questi fenomeni è impossibile e il terreno non riesce più a trattenere l'acqua" premette Bertolaso.
    Poi però accusa: "Ci troviamo a dover intervenire oggi dopo decenni di abusi, incuria, distrazione di fondi destinati alla messa in sicurezza del territorio. Dobbiamo fronteggiare situazioni e danni che potevano essere evitati se vi fossero stati in passato investimenti adeguati".
    Qualcosa comunque si è fatto, visto che, prosegue, "fino a qualche anno fa un fenomeno come quello di questi giorni avrebbe comportato conseguenze devastanti".
    Polemiche a parte, è comunque già chiaro che il maltempo si lascerà alle spalle milioni di euro di danni.
    Al momento però le preoccupazioni sono altre e due sono le criticità maggiori: i fiumi dell'Italia centrale; le strade e le linee ferroviarie del sud Italia.
    In Toscana, Umbria e Lazio hanno già straripato fiumi minori, l'Arno ha superato il primo livello di guardia agli Uffizi e solo in serata il livello è sceso, l'Aniene è straripato a Tivoli, il Tevere è esondato in Umbria, nel viterbese e ad Orte.

    Ed è proprio il Tevere l'osservato speciale, visto che l'onda di piena deve ancora raggiungere Roma.
    Tra mezzogiorno e le 2 di domani, venerdì, potrebbe fuoriuscire dagli argini in alcuni quartieri di Roma, dice Bertolaso, che ha annunciato una serie di "misure precauzionali" per evitare rischi per la popolazione.
    "Il Tevere sta crescendo e a Orte ha superato tutti i livelli registrati negli anni passati - afferma il capo della Protezione civile - dunque al momento c'é un 50% di probabilità che possa verificarsi uno scenario che prevede una fuoriuscita d'acqua e il rigurgito delle fogne in alcune zone della città". Una situazione che sarà limitata ad alcuni quartieri di Roma nord: Prima Porta, Ponte Milvio, Flaminio, Villaggio Olimpico.
    Per ridurre i rischi si stanno già predisponendo delle limitazioni al traffico e verranno chiuse le scuole nei quartieri che potrebbero essere interessati dalla piena del fiume.

    Grossi problemi anche sulle linee ferroviarie: sulla direttissima Roma-Firenze si sono registrati pesanti ritardi, mentre è di fatto bloccata la linea per la Sicilia, a causa di una frana.
    Almeno settecento persone sono rimaste chiuse nei treni per ore e sono state assistite dal personale di soccorso, tanto che la Protezione Civile e Trenitalia hanno deciso di valutare se far partire altri treni fino a quando non verrà ripristinata la linea.

    Grave anche la situazione delle strade: ci sono frazioni isolate e vie di comunicazione bloccate in Basilicata e in Sicilia, per tutto il giorno i traghetti tra Messina e Reggio Calabria sono rimasti in porto, così come sono saltati i collegamenti con le isole minori.
    Tutte le strade costiere, dalla Calabria alla Puglia, sono presidiate in vista delle mareggiate che arriveranno nelle prossime ore.

    E' andata invece leggermente meglio al nord, dopo le abbondanti nevicate di ieri: è piovuto su buona parte delle regioni settentrionali, le scuole sono rimaste chiuse in provincia di Trento e Bolzano per la neve, a Venezia l'acqua alta ha fatto la sua comparsa per il secondo giorno consecutivo, ma complessivamente non si sono registrati grossi problemi.


    Fonte dell'articolo: ANSA.it
    Fonte delle immagini: TGcom

    Edited by Millam - 12/12/2008, 02:45
     
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